Carlo Ancelotti tesse le lodi del suo erede.
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Napoli, Ancelotti elogia Gattuso: “Era un giocatore unico, ma la fortuna di un allenatore è legata a una cosa”
Carlo Ancelotti tesse le lodi del suo erede sulla panchina del Napoli, Rino Gattuso, che nella carriera da calciatore era un innesto imprescindibile per la sua formazione
Rino Gattuso ha sostituito a dicembre l'esperto allenatore sulla panchina del Napoli. Quasi una beffa, dato che Carlo Ancelotti, per l'ex centrocampista del Milan, è stato un maestro, ma anche un padre, come egli stesso lo ha definito. L'attuale guida dell'Everton, tuttavia, ha apprezzato con onore la scelta del club partenopeo di affidare la squadra al giovane tecnico.
"Gattuso nel contesto della qualità era un giocatore indispensabile, per la squadra era necessario più di altri. In altre posizioni eri coperto, avevi ad esempio tanti trequartisti ed era più facile poterli sostituire. Gattuso no. Era unico. Non vorrei creare facili illusioni, è vero che il lavoro ti permette di raggiungere grandi livelli, ma poi c'è la genetica e a livello genetico Gattuso non aveva qualità tecniche straordinarie come Messi, Ronaldo o Pirlo ma ne aveva altre caratteriali come applicazione, attenzione, perseveranza, volontà, impegno. Puoi mantenerla, certo, ma devi averla dentro quando nasci. La fortuna di un allenatore è legata alla capacità della società di essere società. La mia esperienza al Milan? La fortuna mia, di Sacchi, di Capello era legata alla solidità di una società veramente ben strutturata e motivata che supportava l'allenatore". Lo ha dichiarato Carlo Ancelotti sul canale social del giornalista Carlo Pellegatti.
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