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Mano de Dios, Shilton pronto alla pace con Maradona: “Andiamo oltre, ma deve chiedere scusa pubblicamente”

Mano de Dios, Shilton pronto alla pace con Maradona: “Andiamo oltre, ma deve chiedere scusa pubblicamente”

Il portiere della selezione inglese dei mondiali in Messico del 1986 pretende le scuse del talento argentino per il controverso gol segnato nel match dei quarti di finale

Mediagol23

di Luca Bucceri

Stadio Azteca di Città del Messico, 22 giugno 1986, una data che gli inglesi difficilmente dimenticheranno.

Un giorno passato alla storia per la doppietta siglata dal Pibe de Oro Diego Armando Maradona, due reti uniche e straordinarie a modo loro: la mano de Dios e l'incredibile serpentina, definita il gol del secolo. La vittoria proiettò la seleccion alla conquista finale del Mondiale, battendo in semifinale il Belgio ed in finale la Germania, ma il match contro gli inglesi, in un contesto storico difficile a causa della disputa per le Isole Falkland, portò con sé una polemica ancor viva oggi.

L'arbitro tunisino Ali Bin Nasser non vide la deviazione di mano dell'ex attaccante del Napoli, convalidando la rete del momentaneo 1-0. A 30 anni di distanza la ferita resta aperta e così profonda da portare Peter Shilton, estremo difensore che subì l'ingiusta rete, a pretendere le scuse pubbliche da parte del campione argentino. L'occasione? La prossima visita inglese di Maradona il prossimo giugno. Come riferisce il Sun, Shilton è pronto a mettere una pietra sopra la questione grazie d una cena riparatrice: "Una parte di me ritiene che sia tempo di andare oltre, l'altra invece no. La condizione però è che prima si scusi per quello che ha fatto. Eravamo i due capitani quel giorno. Non l'ho mai più incontrato da allora. E non è che esattamente mi mancasse, ma ormai è passato tanto tempo".

"Se potessi scusarmi e tornare indietro, lo farei, ma un gol è sempre un gol e grazie a quello l'Argentina ha vinto il Mondiale e io sono diventato il miglior giocatore al mondo- dichiarò Maradona nel 2008-. Non posso cambiare la storia, tutto quello che posso fare è andare avanti".