"Penso che abbiamo dato continuità al lavoro che abbiamo fatto l'anno scorso, volevamo alzare un po' l'asticella e ci stiamo riuscendo. È stato un inizio di campionato molto positivo, possiamo ancora migliorare. Siamo ancora un cantiere aperto, con un mister nuovo, andiamo avanti così perché sta andando tutto molto bene". Così Luca Tremolada, intervistato ai microfoni di "TuttoMercatoWeb". Diversi i temi trattati dal numero 10 del Modena: dal sogno Serie A alla sfida contro il Parma, in programma sabato 25 novembre alle ore 14:00 allo Stadio "Ennio Tardini". Ma non solo... "Per quello che si è visto in questa prima parte di stagione il Parma è nettamente la squadra più forte. Hanno trovato tutte le caratteristiche che servono per vincere il campionato. Noi andiamo lì per vincere, per provare a fare la partita con il nostro credo, cercheremo di fare una grande partita", le sue parole.
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Modena, Tremolada: “Voglio la Serie A con i gialloblu. Parma? La più forte”
DA TESSER A BIANCO -"Sono cambiate molte cose, Bianco è un mister che pretende tanto, tiene tutti sulla corda ma lascia anche libero spazio alle nostre qualità. È riuscito a trovare questo mix, dove tutti vogliamo sia divertirci che correre, difendere ed essere un gruppo unito. Questo è davvero importante. Da Tesser a Bianco? Sicuramente è un gioco diverso, mister Bianco vuole dominare la partita, aggredire l'avversario, conquistare la metà campo avversaria e gestire il possesso. Sono tutte cose che mi vengono bene, dobbiamo continuare così. Sicuramente devo migliorare a livello di numeri, ma sono convinto che quelli arriveranno perché giochiamo davvero bene. Dobbiamo solo trovare la chiave giusta davanti per riuscire a sbloccarci".
SOGNO SERIE A -"Sapevo che era la scelta giusta, il mio sogno è tornare in Serie A con questa maglia. I sogni degli uomini non finiranno mai. Il mio sogno più grande è tornare in Serie A con il Modena, l'ho sempre detto. A livello personale invece è far divertire la gente che viene allo stadio, regalare gioia a chi viene a vederci, soprattutto ai bambini. Questo il mio sogno che non finirà mai finché giocherò a calcio. Numeri 10 ce ne sono pochi, quello dell'ultimo passaggio è un concetto che c'è in poche squadre, il ruolo sta un po' scomparendo. Qui da noi ci sono dei giovani davvero interessanti che stanno lavorando molto bene, hanno la fortuna di avere un gruppo, sia noi che la società, che gli darà modo di esprimere il loro talento".
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