Il Milan di Sacchi e Capello è "fra le sei squadre più grandi di sempre, ma Sacchi non lo sopportavo, parlava troppo".
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Van Basten, esce l’autobiografia: “Non sopportavo Sacchi per una ragione. Capello e il mio Milan…”
L'autobiografia del centravanti simbolo del Milan di Sacchi e Capello uscirà domani in Olanda
Parola di Marco Van Basten. Centravanti simbolo di quel Milan, l'ex attaccante olandese ha vestito la maglia rossonera dalla stagione 1987/1988 alla stagione 1994/1995, giocando in totale 201 partite e mettendo a segno 125 gol. Inoltre, con il Diavolo, Van Basten ha vinto quattro Scudetti, quattro Supercoppe italiane, quattro Coppe dei Campioni, due Supercoppe europee e due Coppe Intercontinentali.
Nell'autobiografia in uscita domani in Olanda, il classe 1964 ha ricordato la gestione di Arrigo Sacchi. "Abbiamo dovuto guardare tanti video; in allenamento parlava sempre. Era troppo. Gli dicevo: mister, me lo hai già detto 12 volte. Era un tale fanatico che continuava a raccontare le stesse storie. Era difficile da accettare". Secondo Van Basten, Sacchi e Capello "sono stati allenatori fortunati perché avevamo una squadra meravigliosa. Avevano Baresi, Maldini, Costacurta e Tassotti grandi difensori che sapevano giocare molto bene anche con il pallone".
CRUIJFF E NON SOLO -"Non sono mai guarito dal primo infortunio. Il medico ha detto a Cruijff che avevo un problema ma che non sarebbe peggiorato e avrei potuto giocare. Avevo già la sensazione che qualcosa non andasse ma ho fatto un patto con Johan. Mi ha concesso di saltare qualche allenamento e alcune partite con la promessa di esserci in Europa. Ero legato a Cruijff perchè era un grande giocatore e la stessa cosa è successa con Capello", sono state le sue parole.
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