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Serie A, il rammarico di Menez: “Dovevo fare di più, mi paragonavano a Kakà. Ecco perchè lasciai la Roma”

L'ex talento francese in Serie A ha vestito le maglie di Milan e Roma con cui ha totalizzato 47 presenze e messo a segno 20 reti

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Jeremy Menez era arrivato in Serie A con ben altre ambizioni.

Il calciatore transalpino tra Milan e Roma ha collezionato 47 presenze e messo a segno 20 reti, attualmente indossa la maglia del Paris Fc (seconda divisione francese) con cui ha già realizzato 4 reti. Il classe '87, attraverso le colonne de 'La Gazzetta dello Sport', ha ricordato i suoi trascorsi in Serie A e ripercorso le tappe della propria carriera.

"Potevo fare molto di più, ma non ho lavorato abbastanza. Pensavo bastasse il talento. Ho visto di tutto, alcuni amici hanno fatto una brutta fine. Nessun soldo in tasca, tanti sogni. Il mio stile di gioco è nato per strada, in mezzo a vicoli stretti e a partitelle che finivano a botte. Grazie alla periferia sono ciò che sono. Negli allenamenti dicevano che ero forte come Kakà, poi in partita avevo qualche pausa. Ero giovane, ma non ho mai sentito la pressione. Questa parola non mi rappresenta. Giocare a Parigi era il mio sogno, per questo scelsi di andar via da Roma. Dissi no anche alla Juve; ricordo le chiamate di Conte per convincermi a firmare. Al Psg e al Milan, stagione 2014-15. Segnai 16 gol da centravanti, un ruolo che non avevo mai fatto. Solo da ragazzino, dribblando criminalità e pistole. Fu un’idea di Inzaghi. Peccato per l’annata storta, ma la colpa non fu solo di Pippo”.