La parola a Rino Gattuso.
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Sassuolo-Milan, Gattuso: “I neroverdi giocano un grande calcio, sfida difficile. De Zerbi…”
Le parole del tecnico del Milan Rino Gattuso alla vigilia del match contro il Sassuolo
Il tecnico del Milan, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo, che chiuderà la settima giornata del campionato di Serie A, ha parlato della pericolosità degli uomini di Roberto De Zerbi, che si trovano al terzo posto della classifica a cinque punti dalla capolista:
"Il Sassuolo gioca un grande calcio e non è un caso. Se guardiamo le statistiche è vicinissima alla Juventus su tutti i fronti. Domani sarà una partita difficile contro una grande squadra. Nessuna rivalità con De Zerbi. È un grande allenatore e bisogna capire come gioca il Sassuolo perché finora ha sempre cambiato. Il Sassuolo darà filo da torcere a tante e potrà arrivare in alto. Bisogna far attenzione.".
L'allenatore, inoltre, ha fatto il punto sui giocatori a sua disposizione e sulle loro condizioni:
"Suso ha grandissime qualità e sta facendo grandissime cose. Terracciano e Cragno contro di lui hanno fatto grandi parate, contro l'Atalanta ha fatto due assist importanti. Se continuerà così' il gol arriverà presto, speriamo domani. In attacco vedremo chi schierare, Borini ha un problema alla caviglia, stamattina ha fatto una risonanza, ma qualcosa ci inventeremo. Higuain ha ancora qualche fastidio e no so se vale la pena rischiarlo per poi perderlo un mese, ma lui si conosce bene e l'ultima parola la dirà lui, come Cutrone, ma quello che sta facendo in questo momento Patrick è solo da ammirare. Vuole esserci sempre, rimane a Milanello 4/5 ore per curarsi e stringe i denti. Dobbiamo ripartire da questa sua mentalità. Da Cutrone lui mi aspetto la voglia, l'energia positiva che porta in campo, anche l'altro giorno l'ha portata, ma in questo momento dobbiamo valutare bene, perché non sta benissimo, non è al 100%, non dobbiamo mandarlo allo sbaraglio, ha tantissima voglia, ieri dopo 10 minuti l'ho fermato, ma lui voleva giocare, se seguiamo lui possiamo fare dei danni, invece lo dobbiamo proteggere. Calhanoglu è un giocatore che a livello mentale deve essere aiutato. Ha tutto per essere un grandissimo giocatore. Si assume anche tante responsabilità perchè spesso se la squadra non vince pensa che la colpa sia sua. Ha bisogno la fiducia e di sentire che per noi è importante. Deve essere più preciso. Tutto ciò lo fa innervosire ma dobbiamo essere bravi a dargli fiducia e lui deve andare alla ricerca della precisione e essere più tranquillo. Sa cosa pensiamo di lui ed è per questo che deve liberare la mente. Laxalt giovedì ha giocato una buona partita, conoscete le sue caratteristiche. Ha giocato bene. Ha messo buoni palloni. È un giocatore che è da tanti anni in Serie A e conosce bene il campionato. Per il resto vediamo domani. Gli attaccanti che sono andati via? Per André Silva lo sapete com'è andata. Quando un giocatore vuole il posto fisso vuole dire che vuol andare via. Sapete com'è andata. Abbiamo fatto di tutto per trattenerlo ma voleva andare via. Così come Bacca. Ci avevo parlato ma voleva andare perché la famiglia si trovava bene in Spagna".
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