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L'INTERVISTA

Perinetti: “Genoa, da Ballardini a Shevchenko. Juventus, Inter e Napoli? Dico la mia”

Dybala

L'intervista esclusiva concessa da Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Siena ed ex dirigente di Palermo, Genoa e Brescia, tra le altre, alla redazione di Mediagol.it

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Giorgio Perinetti ha scelto di ripartire dal Siena, attualmente quarto in classifica nel girone B di Serie C, per cercare di compiere l'ennesima impresa dirigenziale di una carriera di notevole lignaggio. Già dirigente di Napoli, Juventus, Genoa, Roma e Palermo, tra le altre, il manager romano costituisce il polo manageriale di un progetto societario e tecnico a medio-lungo termine che punta a rilanciare il club toscano.

L'avvicendamento tra Ballardini e Shevchenko sulla panchina del Genoa, il momento particolare vissuto dalla Juventus, la lotta scudetto più che mai avvincente in Serie A: questi alcuni temi approfonditi da Giorgio Perinetti nel corso dell'intervista esclusiva  concessa alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

"L'esonero di Ballardini al Genoa? Davide è amatissimo a Genova perché ogni volta che è subentrato ha fatto benissimo e salvato i grifoni da situazioni veramente critiche e pericolanti. Ogni volta, invece, che è partito dall'inizio ha avuto qualche difficoltà in più; in questa stagione infatti il Genoa naviga in acque abbastanza mosse. È anche vero che la squadra è molto giovane e qualche infortunio ha complicato le cose. Io ho lasciato tre anni fa e adesso vedo titolari giocatori che all'epoca muovevano i primi passi in Primavera e quindi direi che parliamo di una squadra molto acerba. Ballardini ha provato a barcamenarsi nonostante le difficoltà, adesso la nuova società ha voluto puntare su un nome importante come quello di Shevchenko. La soluzione legata al tecnico ucraino può essere prestigiosa anche sotto l'aspetto tecnico e non solo sotto quello mediatico. Ha allenato una Nazionale e conosce il calcio italiano anche se da calciatore, la sua fortuna è avere vicino uno come Tassotti che è sempre stato uno equilibratore con gli allenatori con i quali ha collaborato.

La Juventus deve ricostruire il futuro attorno alla stella di Paulo Dybala? Trovare un giocatore come Paulo non è semplice, poi la Juventus ha riportato a casa Allegri che è la concretezza e la certezza. Conosce meglio di tutti l'ambiente juventino e la società, è anche vero che per trasformare questa Juventus e riportarla in alto sia in Italia che in Europa il percorso sarà lungo e non facile. Ci vorranno almeno due o tre anni per vedere una Juventus dominatrice, non è facile trovare giocatori di grandissimo spessore e validi in quella dimensione, capace di spostare gli equilibri ai massimi livelli. I giocatori base come Bonucci e Chiellini avrebbero dovuto aiutare i giovani a maturare calcisticamente, anche loro però sono nella fase calante della loro carriera e quindi non sono propriamente un faro tecnico per i giovani che devono crescere. Scudetto? L'Inter si è un po' attardata ed è una cosa molto strana, è vero che ha perso Lukaku e Hakimi ma li ha sostituiti con giocatori importanti quali come Correa, Dumfries e Dzeko. Lautaro Martinez non è in una forma smagliante, ma Inzaghi sta recuperando diversi giocatori tra i quali anche Sanchez che sta molto bene. L'Inter la vedevo come favorita e ha tempo per rifarsi. Il Napoli ha avuto il merito di non cedere nessuno e quindi è una squadra che ha raggiunto affiatamento e concretezza con un tecnico di grande spessore quale Luciano Spalletti. A Napoli ci vuole grande equilibrio nella gestione dei momenti e Spalletti può darlo, lì dove una vittoria (non finale) viene eccessivamente celebrata e una sconfitta particolarmente enfatizzata. Il Milan sta disputando una stagione davvero esaltante sia con i giovani che con i suoi vecchietti che lì davanti stanno facendo bene. Sono queste tre le squadre che fino all'ultimo si contenderanno lo scudetto, difficile capire chi possa spuntarla".

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