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Milan, Zaccheroni: “Tonali e Ibra i top della squadra, stravedo per Kessie. Mercato? Ecco cosa manca”

Le dichiarazioni di Alberto Zaccheroni sul calciomercato del Milan

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Mercato Milan? Maldini è stato super.

Così l'ex tecnico del Milan Alberto Zaccheroni, che in un'intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha voluto dire la sua sugli ultimi colpi di calciomercato dei rossoneri. Su tutti, l'allenatore classe '53 si è soffermato particolarmente sull'acquisto di Sandro Tonali dal Brescia, centrocampista ancora giovane ma che per Zaccheroni ha già un futuro da predestinato: "Si è dato da fare e di certo ha fatto un acquisto straordinario: Tonali. Mi sa che si è assicurato il top player in mezzo al campo per i prossimi 10-15 anni. Ha una personalità incredibile e una ottima capacità di leggere. Mi piace moltissimo e in entrambe le fasi. Per lui fa differenza giocare 10 metri più avanti o più indietro. E’ un ottimo investimento".

Zaccheroni ha poi proseguito sottolineando come il Milan sia stata una delle squadre che si è finora mossa meglio in questa sessione di calciomercato: "Si è mossa mirata. Brahim Diaz non lo conosco benissimo, potenzialmente potrebbe essere un grande, ma dobbiamo vederlo. La certezza è Tonali e con Kessie e Bennacer in mezzo è messo bene. Sono un grande estimatore di Kessie. Modulo? Mi aspetto sempre l’idea del 4-2-3-1  - ha proseguito Zaccheroni - , soprattutto per lasciare spazio a Calhanoglu. Mi metto nella testa di Pioli e lui è intenzionato a partire così, perché nel post lock-down è andato benissimo. Certo, con tanti centrali bisognerà stare attenti ai malumori. Cosa serve ancora? Stanno cercando Milenkovic perché Pioli l’ha avuto e si fida. Però Kjaer si è inserito bene e ci ha messo una bella pezza in mezzo. Serviva uno di personalità che mettesse calma al reparto. Ha fatto l’Ibra della difesa. Servirebbe di più un vice Zlatan, perché non sappiamo quante partite può fare, anche se lui sa gestirsi molto bene. Leao? E’ una seconda punta, a me piace molto. Ha spunto, gamba, fisico e tecnica. Un cavallo di razza disordinato, ha bisogno di un semaforo. Ma lo spazio per lui c’è".

Chiosa finale del tecnico sulla riconferma di un campione come Zlatan Ibrahimovic: "Io stravedo per lui. Ho il grande rammarico di avere allenato i migliori attaccanti di A tranne Zlatan. Ritengo una bestemmia che non gli abbiano mai dato il Pallone d’oro. Per tanti anni la squadra che aveva Ibra, vinceva lo scudetto. Non ho mai visto nessuno spostare gli equilibri come lui, nemmeno il Ronaldo attuale o il Fenomeno. Detto ciò, per come la vedo io, il calcio significa costruire. O si ritiene che gran parte di questo organico non ha la personalità sufficiente per alzare il livello, e allora la conferma è ok. Ma se si vuole costruire mi pare una contraddizione rispetto agli acquisti".

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