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Milan-Udinese, Gotti: “Classifica bugiarda, avversari ostici. Riscatto? Non ce n’è bisogno”

Udinese Calcio v Torino FC - Serie A

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei friulani Luca Gotti alla vigilia di Milan-Udinese

Mediagol22

Parola a Luca Gotti.

L'Udinese, in occasione della ventesima giornata di Serie A, affronterà domani alle 12.30 il Milan a San Siro. I bianconeri, reduci da tre vittorie consecutive in campionato, vogliono dare continuità alla scia positiva, ma anche i padroni di casa vorranno dare seguito al successo dello scorso turno contro la SPAL.

Il tecnico dei friulani, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match, è tornato a parlare dell'eliminazione dalla Coppa Italia, avvenuta in settimana per mano della Juventus: "Non credo ci sia bisogno di un riscatto per l'atteggiamento, perché non è stato cattivo. Il risultato è stato pesante, devo dire che l'Udinese non è l'unica squadra che perde allo Stadium, a Torino. Bisogna dare consapevolezze sempre maggiori, anche in relazioni alle difficoltà che ci possono essere via via. L'idea è quella di riuscire, nel tempo, ad avere un atteggiamento sempre positivo e presente, di farci trovare sempre più pronti possibile. Per la prestazione sarebbe importantissimo".

A proposito, invece, degli uomini di Stefano Pioli: "Ho visto la partita con il Cagliari, è stata una buona partita. Poi hanno messo insieme una bella prestazione casalinga con la SPAL, magari troverà feeling con San Siro. Il Milan ha ottimi giocatori, io ho visto parecchie partite loro, è una classifica un po' bugiarda. Succede, perché la maglia è pesante, perché in quello stadio in certi momenti diventa complicato giocare. L'arrivo di Ibrahimovic è stato percepito come un tonico, si stanno giovando di questi aspetti, hanno cambiato tatticamente qualcosa per permettere il suo inserimento. Il Milan proverà a fare la partita, le qualità dei suoi giocatori, ma con un occhio all'equilibrio. Ibrahimovic? Non lo conosco di persona, non ho mai avuto opportunità di lavorare con lui. Da fuori appare un leader incontrastato, ma le dinamiche sono un po' diverse. Di sicuro la sua presenza ha grosso peso specifico all'interno di una squadra".