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Milan-Torino, Pioli: “Buona prestazione, sto avendo risposte. Musacchio? Rispondo così”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossonero Stefano Pioli al termine di Milan-Torino

Mediagol22

Il Milan batte il Torino.

In occasione del posticipo della ventiquattresima giornata del campionato di Serie A, Ante Rebic ha regalato i tre punti ai rossoneri grazie a una rete messa a segno al 25'. La squadra di Stefano Pioli, così, torna a vincere dopo la sconfitta nel derby contro l'Inter e vola a quota 35.

Il tecnico rossonero, intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della gara, ha commentato la prestazione dei suoi: "Di buono stasera c'è il risultato, ma anche la prestazione. Stiamo trovando un'identità che ci ha permesso di fare punti, la classifica è ancora lì e noi dobbiamo provare a vincere il maggior numero di partite possibili. Abbiamo speso tanto in questi tre giorni, ho dato continuità perché sto avendo belle risposte. Quando una squadra riesce a creare tanto e subire poco, vuol dire che ha messo in campo un grande spirito. La voglia di lavorare insieme e stringere i denti mi piace. Abbiamo sofferto un po' oggi per colpa nostra, potevamo chiuderla prima. Serve anche lucidità e semplicità. Ibra era arrabbiato perché si poteva fare meglio e chiudere prima la gara. Dobbiamo essere ambiziosi per la nostra crescita. Vertice alto di centrocampo? È un ruolo complicato perché si deve adattare al movimento di Ibrahimovic. Calhanoglu credo che sulla trequarti possa rendere al meglio, è il suo ruolo e sa lavorare tra le linee. Ma anche Paquetà e Bonaventura possono fare bene, abbiamo tante soluzioni. Paquetà ha delle buone qualità ed è un nazionale brasiliano, non dimentichiamolo. Musacchio? Non si è assolutamente rifiutato di entrare, lui mi ha detto di aver avuto un problema al polpaccio durante il riscaldamento. Nessun caso. Sono contento che Gabbia abbia avuto questa opportunità, è un giovane affidabile e che sta lavorando bene. Si merita questa soddisfazione, è entrato con la giusta cattiveria. Futuro? Il nostro lavoro ci mette sempre sotto esame, ci rende vivi. Dobbiamo dimostrare, conquistare la fiducia. Quanto di buono fatto oggi non varrà nulla qualora nella prossima giornata non dovesse arrivare la vittoria. A fine anno poi vedremo quale sarà il futuro".