Il Milan ritrova la vittoria.
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Milan-Spal, Gattuso: “Sappiamo soffrire, Higuain vive per il gol. A Doha…”
Le parole del tecnico dei rossoneri al termine della sfida contro i biancazzurri
La diciannovesima giornata di Serie A ha visto i rossoneri ospitare la Spal sul campo dello stadio San Siro: gli ospiti erano passati sorprendentemente in vantaggio grazie alla rete di Andrea Petagna, ma i padroni di casa sono riusciti prima a trovare il pareggio con Samu Castillejo, poi a completare la rimonta con Gonzalo Higuain, che ha interrotto il suo digiuno dopo sette giornate.
Al termine della sfida il tecnico del club lombardo, Rino Gattuso, è intervenuto ai microfoni di DAZN, commentando così la prestazione dei suoi uomini: "La squadra mi è piaciuta molto, abbiamo creato tanto, abbiamo tenuto bene il campo. È stata una prestazione gagliarda a livello tecnico e tattico, andare sotto dopo il periodo da cui venivamo non era facile. Mi è piaciuto tutto, la squadra ha saputo soffrire, potevamo chiuderla prima e alla fine abbiamo rischiato anche qualcosina. Dobbiamo continuare a migliorare, quest'anno ci è successo di tutto, continueremo con un po' di sfortuna anche a Doha, mancherà Suso che è tra i giocatori più importanti. Non dobbiamo cercare alibi, si preparano le partite, a volte ci riusciamo bene e altre no. A dicembre abbiamo avuto due match ball e non li abbiamo sfruttati, adesso siamo qua a leccarci le ferite, ma dobbiamo guardare avanti. Higuain è un giocatore che vive per il gol, da quando gioca in Serie A è sempre stato un cecchino. L'ha vissuta male, l'espulsione e il rigore sbagliato contro la Juve sono stati una mazzata. Per noi è importante, deve trovare continuità, a livello di tiri precisione, perché l'ha sempre avuta. In questo periodo c'è mancato, spero si sblocchi a livello mentale con questo gol".
Infine, sul rapporto con la dirigenza: "È la maglia che pesa, è la storia che pesa, è giusto che tante volte Leonardo, Maldini, Gazidis e la famiglia Singer chiedano qualcosa in più. A tratti questa squadra può dare di più, ci manca un po' d'esperienza, da quando la gestisco ogni volta che dovevamo fare il salto di qualità non l'abbiamo fatto, questo dobbiamo migliorare. Sono abituato, ma bisogna fare i conti con personalità diverse, con giocatori che sbagliano e San Siro non perdona, fuori casa il livello s'è alzato. C'è onestà, a volte la vedono in maniera diversa da me, ma c'è un confronto quotidiano e c'è rispetto".
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