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Milan, Simic: “Gattuso? La responsabilità non è sua, la tradizione non si compra. Il ritiro…”

Milan, Simic: “Gattuso? La responsabilità non è sua, la tradizione non si compra. Il ritiro…”

L’ex difensore del Milan Dario Simic ha commentato il periodo negativo della squadra di Gattuso e la scelta della società di attuare un ritiro punitivo.

Mediagol22

Dario Simic, ex difensore croato che ha trascorso nel Milan gli anni dal 2002 al 2008 prendendo parte alle vittorie gloriose dei rossoneri in quelle stagioni, ha commentato, in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il momento di crisi che la squadra dell’ex compagno di squadra Rino Gattuso sta vivendo.

Al Milan non c’è un problema di allenatore né tanto meno di squadra o di ritiro. Io guardo principalmente al club e a chi lo rappresenta: servono manager che conoscano la storia e la tradizione della società e siano simboli per tramandarla. Paolo Maldini in questo è assolutamente unico e davvero non mi capacito del perché non stia all’interno del club, per me è inspiegabile. Al mio vecchio compagno Rino non posso che augurare il meglio, si sta trovando in una condizione difficilissima ma a lui cosa può essere detto? Certo la responsabilità non è sua. Parliamo di una persona meravigliosa che per aiutare il Milan farebbe veramente di tutto. Ma oggi farlo è impossibile. Quando le cose cominciano ad andare male i giocatori perdono convinzione e le cose vanno ancora peggio.

L’ex difensore di Inter e Milan, inoltre, non condivide la scelta della società, che ha annullato anche la cena prevista per lo scambio degli auguri di Natale, di mandare la squadra in ritiro punitivo a seguito della sconfitta netta contro il Verona:

Una settimana di ritiro a cosa può mai servire? A cosa può davvero portare? Anche fosse un problema di squadra certo non lo individui e risolvi in sette giorni. Voglio bene al Milan ma si parla troppo di manager e fatturato da aumentare quando la tradizione non si compra e Maldini è ancora fuori. Lui conosce tutto il mondo del calcio e tutto il calcio conosce lui, figuriamoci se uno così non sarebbe d’aiuto ai giocatori di oggi.