L'avventura di Massimiliano Mirabelli come direttore sportivo del Milan è durata poco più di un anno, ma ha lasciato i suoi frutti.
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Milan, senti Mirabelli: “I successi sono frutto del mio lavoro, i giovani mie intuizioni”. E su Cutrone…
Massimiliano Mirabelli torna a parlare della sua esperienza da direttore sportivo del Milan, durata poco più di un anno
Il dirigente sportivo, attualmente alla ricerca di una nuova avventura, ha ribadito, ai microfoni di 'Tutto Sport', che gran parte dei meriti per il momento positivo che i rossoneri di Rino Gattuso stanno ad oggi vivendo è da attribuire a lui stesso e al suo operato, seppur di breve durata, all'interno del club di via Aldo Rossi:
"A me l’unica cosa che interessa davvero è la qualità del progetto. Cosa che mi spiace è che ora il Milan sta raccogliendo i frutti dell’80% del mio lavoro che ho svolto precedentemente nei miei 15 mesi rossoneri. Dalla scelta dello staff tecnico ai rinnovi di giovani di prima fascia come Donnarumma, Romagnoli, Calabria e Cutrone per non parlare poi degli acquisti come Rodriguez e Kessie, solo per citarne alcuni. Oggi parlano di un Milan giovane, vero. Ma l’intuizione di dare fiducia a questi ragazzi di chi è stata?".
L'ex direttore sportivo rossonero, inoltre, ha detto la sua sul giovane attaccante Patrick Cutrone, che da quando è approdato al Milan il polacco Krzysztof Piątek ha dovuto fare un passo indietro:
"E’ il giovane attaccante più promettente che abbiamo. Era a scadenza, voleva andare a giocare anche in B ma io gli dissi che doveva prolungare e stare in rossonero dove avrebbe trovato spazio e soddisfazioni. Io al posto del Milan me lo terrei stretto e quindi non lo cederei".
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