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Milan, Scaroni: “Ho fiducia in Gazidis, doveroso che esplori nuovi orizzonti. Pioli? Ho la mia idea”

Le dichiarazioni del presidente rossonero Paolo Scaroni in merito al futuro dei vertici del Milan

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È tempo di rivoluzione in casa Milan.

Il nome di Ralf Rangnick aleggia da tempo intorno ai rossoneri. Un arrivo decisivo per la panchina rossonera, che avrà un peso importante anche nelle redini della società, dato che il tedesco affiancherà nella scelta dei giocatori durante la sessione di mercato. L'inserimento dell'ex Lipsia nel club di via Aldo Rossi, in un colpo solo, mette dunque alla porta Stefano PioliPaolo Maldini. Per quest'ultimo, tuttavia, potrebbe esserci posto in relazione ad un altro incarico, se egli lo vorrà.

A discutere della complessa questione, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presidente Paolo Scaroni: “Su queste scelte ho totale fiducia in Gazidis, che d’altra parte ha la totale fiducia dell’azionista, e che, come logico, ne porterà la responsabilità. Gazidis si confronta con me, ma non sulle cose tecniche, piuttosto su come gestire certe situazioni. Mi sembra che Pioli sia riuscito a creare una squadra vera. Non credo Gazidis abbia già deciso alcuna rivoluzione. Detto questo, è doveroso che l’ad esplori nuovi orizzonti. Se Maldini resta? Ho eccellenti rapporti con lui, se resta va chiesto a lui”.

E sul bilancio dei rossoneri: “I tifosi sognano ma se i nostri bilanci fanno acqua, non possiamo essere competitivi. Il Covid è costato circa 30 milioni, tra mancati incassi da stadio e qualche entrata in meno dagli sponsor. Abbiamo dovuto posticipare molte decisioni, di mercato e non solo: le prenderemo ad agosto. Come in tutti i business, ci vogliono proprietà solide. Certo guardiamo con rammarico ai conti ma con Elliott non è in pregiudizio il futuro del Milan, altri sono più in difficoltà. Con il Financial fairplay non c’è altra scelta: bisogna aumentare i ricavi. Il Barcellona dallo stadio ha ricavi per 159 milioni, il Real per 145. Noi per 30: 115 milioni è il monte ingaggi di un grande club. Per capirci, con i proventi da stadio, ci compriamo una squadra intera. Non c’è contraddizione tra lo stadio e i risultati sportivi. È la strada di tutto il mondo”.

Infine, proprio sulla costruzione del nuovo stadio: “Credo siamo sulla strada giusta. Il Comune ci ha fatto una proposta che non ci piace molto perché ha ridotto le nostre richieste di costruzioni, ma che abbiamo accettato perché dovrebbe risolvere la parte politica della questione. Oggi sono ragionevolmente ottimista, mi sembra che il Comune abbia sposato il progetto di avere uno stadio nuovo e anche l’opposizione lo veda con favore. Lo stadio sarà pronto per il 2024. Ci sarà una fase in cui il nuovo stadio sarà completato e San Siro sarà ancora in piedi: deciderà il sindaco dove svolgere la cerimonia, mi sembrerebbe strano non usare l’impianto nuovo. Poi - conclude Scaroni - partirà la rifunzionalizzazione di San Siro, che ci costerà 74 milioni e consentirà di salvare parti del vecchio stadio in un parco dello sport”.