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Milan-Sampdoria, Pioli: “Ibrahimovic ha dato la svolta, ma non è il salvatore della patria. Lui e Piatek insieme? Ho la mia idea”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Milan alla vigilia della sfida contro la Sampdoria di Claudio Ranieri

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"Il ritorno di Ibrahimovic ha dato una svolta all'ambiente, è evidente e lo tocchi con mano. È arrivato Ibra, non un giocatore o una personalità qualsiasi".

Parola di Stefano Pioli. Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico del Milan, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Sampdoria, in programma nella giornata di domani a San Siro: dalla possibilità di vedere in campo dal primo minuto Zlatan Ibrahimovic, al momento della sua squadra dopo la brutta sconfitta maturata contro l'Atalanta prima della sosta.

"Sono molto contento, Ibra è tanta roba come professionista, come giocatore ed esperienza. Sarà uno stimolo per tutti noi, un'esperienza importante e positiva. Mi sta piacendo tantissimo, lo conoscevo da avversario, è un professionista fantastico e anche oggi è stato l'ultimo ad andarsene. È attento, si sta ponendo nel modo giusto per capire tutte le situazioni. È arrivato con voglia e determinazione. Domani gioca? È convocato, sta bene per essere un giocatore che ha fatto l'ultima partita 2 mesi fa. Ha fatto pochi allenamenti ma sta migliorando. Se è convocato significa che è disponibile e che c'è possibilità che giochi. Rischioso affidare tutto nelle mani di un calciatore? Ma non è che pensiamo che Ibra sia il salvatore della patria, nessuno pensa che possa risolvere tutti i problemi. Sicuramente è un valore aggiunto nella quotidianità, ma tutti noi dobbiamo fare qualcosa in più. Non ci farà vincere le partite da solo, lo faremo se giocheremo da squadra. Ibra è un campione, lo dimostrerà ancora perché ha voglia e passione, ma è la squadra che dovrà fare molto meglio. Le mie scelte non saranno condizionate. In generale ha dimostrato di essersi preparato da solo, si è allenato, ha fatto l'amichevole ma gli manca un po' di ritmo perché la partita è un'altra cosa. Lo ritroverà allenandosi bene e giocando", sono state le sue parole.

LA SCONFITTA -"La sconfitta contro l'Atalanta? Ho tanta voglia di cancellarla, è una ferita che abbiamo e che continua a sanguinare, possiamo provare a rimarginarla con una prestazione da Milan e tornando alla vittoria davanti ai nostri tifosi. Se sono riuscito a dormire dopo quella partita? Se dico che non ho dormito cambierebbe qualcosa? Certamente è una ferita ancora aperta, una sconfitta pesante. Ma dobbiamo ripartire per cancellarla. Se parliamo della partita di Bergamo, siamo tutti responsabili, io in primis, perché non abbiamo fatto niente di quel che sappiamo fare. Ma la squadra ha dimostrato di poter giocare diversamente, è quel che dobbiamo tornare a fare. I casi social dei calciatori dopo Bergamo? Su questo deve intervenire la società, c'è solo un modo per migliorare la situazione e riguarda le prestazioni da fornire sul campo".

FORMAZIONE E MERCATO -"Si continuerà con il 4-3-3 o affiancherò qualcuno a Ibra? È ancora tutto in fase di sviluppo. Dobbiamo inserirlo nella squadra, conoscerlo e provare determinati movimenti. Abbiamo caratteristiche che ci permettono di utilizzare più moduli e io non sono uno che si fissa su un determinato assetto. Se dopo Ibra arriverà qualcun altro? Stiamo cercando un difensore, abbiamo le idee chiare. Se ci sarà la possibilità di cambiare qualcosa e migliorare, la società la farà. Ibra e Piatek insieme? Tutti possono giocare insieme, quello che conta è l'equilibrio e di creare più occasioni da gol degli avversari. Se ho paura della reazione dei calciatori se Ibra giocherà titolare? Stiamo mettendo già il carro davanti ai buoi, ma non mi farò condizionare da questo. Il mio obiettivo è solo quello di schierare la miglior formazione possibile. Quella di domani è una partita molto importante. Dopo la sosta ho ritrovato i ragazzi con gli occhi giusti, ma li dobbiamo avere domani in campo", ha concluso Pioli.