Massimiliano Mirabelli risponde a Maldini.
serie a
Milan, Mirabelli: “Maldini? Ha offeso tanti calabresi, magari col tempo sarà un grande dirigente”
L'ex direttore sportivo del Milan ha commentato le dichiarazioni rilasciate in serata da Paolo Maldini
Nella serata odierna Paolo Maldini aveva risposto alle critiche ricevute dall'ex direttore sportivo del club rossonero, il quale in mattinata lo aveva accusato di aver gestito male la situazione in casa Milan ed aver generato il caos attuale che ha portato al licenziamento (per cui manca soltanto l'ufficialità) di Boban.
Poco fa però il ds è intervenuto ai microfoni di Sportitalia, rispondendo così alle dichiarazioni di Maldini: "Dico sempre quello che penso e a volte succedono queste cose. Mi dispiace che Maldini abbia risposto così, ha offeso forse tanti calabresi per il mio modo di parlare ma vado fiero del mio accento. Il Milan ha una grandissima proprietà ma ancora nessuno è riuscito a riportare il club ai fasti di un tempo. Sul lato scolastico ho preso quantomeno un diploma, penso proprio che Maldini, come detto, si riferisse al mio accento. Ci facciamo una risata e basta, chiusa la polemica. Se ci sono rimasto male? No, ma avrei preferito si parlasse solo del lato lavorativo. Noi col Milan siamo arrivati due volte in Europa League e abbiamo giocato una finale di Coppa Italia. Oggi ho parlato di Donnarumma e del difficile rinnovo, noi lo abbiamo fatto. Fu un anno importante sotto l'aspetto lavorativo, siamo stati criticati molto e dico che forse non abbiamo avuto il tempo necessario per portare a termine quello che stavamo facendo. Pace con Maldini? Non c'è nessuna pace da fare: Mandini è stato un grandissimo campione, magari col tempo imparerà anche a essere un grande dirigente. Se ci sarà occasione andremo a cena insieme".
In seguito, sul rinnovo di Donnarumma: "Non è una cosa semplice. Forse oggi chi lavora sul rinnovo potrà capire quale sia stata la difficoltà che abbiamo trovato anche noi. Spero che il Milan riesca a farlo prolungare, è uno dei migliori al mondo e vorrei rimanesse lì, ma più passano i giorni e meno è facile parlare con chi lo gestisce".
Il prossimo allenatore del Milan potrebbe essere Rangnick: "L'ho già detto. Il Milan ha una grandissima proprietà, molto solida e questo è un punto a favore. Sul fatto del cambio il fatto non è su chi arriva, bisogna dare continuità e sarebbe stato forse meglio dare la possibilità di proseguire il lavoro, altrimenti si è sempre all'anno zero. Il Milan ha ansia di cambiare? Per quel che riguarda noi il cambio è stato dettato dal cambio di proprietà. Il mio auspicio era che chi ci ha sostituito potesse lavorare per un ciclo completo ma il problema è che nel calcio si muove tutto in fretta. L'Inter, la Lazio e l'Atalanta stanno lavorando da tempo, ci vuole un po' di pazienza, perché il calcio italiano è diverso da quello degli altri paesi. Anche in Inghilterra però si è dato tempo a Klopp, i primi anni non sono stati semplici neanche per lui".
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