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Milan, Leao si racconta: “Ibrahimovic un fratello maggiore. Futuro? Non mi piace fare promesse”

Il giovane attaccante del Milan ha raccontato le sensazioni provate durante il periodo vissuto in Italia con la maglia rossonera

Mediagol52

Il futuro di Rafael Leão.

Dopo una straordinaria stagione al Lille, nel corso della passata sessione di calciomercato estiva il giovanissimo attaccante portoghese è stato acquistato dal Milan, che per portarlo in Italia ha pagato la grossa cifra di 23 milioni di euro offrendoli un contratto quinquennale.

Dopo un lento periodo di assestamento, il classe '99 è riuscito a ritagliarsi uno spazio ben definito nelle gerarchie di Stefano Pioli, trovando anche la prima rete in Serie A contro la Fiorentina e la seconda durante la gara in casa del Cagliari.

Durante un'intervista ai microfoni di Sky Sport, Leão ha raccontato come sta trascorrendo la quarantena per l'emergenza Coronavirus:

"È un periodo un po’ noioso perché non stiamo facendo quello che ci piace di più. Cioè: essere in campo, sentire i nostri tifosi, stare con i nostri compagni, affrontare i nostri avversari. Stiamo comunque cercando di rimanere attivi, tra tv e playstation. Mi manca il calcio, vorrei giocare ma prima viene la salute. E questo momento va rispettato perché delicato. Sono sicuro che tutto andrà bene e saremo presto in grado di giocare nuovamente al calcio".

Il classe '99 ha poi spiegato il modus operandi del tecnico Stefano Pioli: "Gli allenamenti di Pioli sono intensi, e sono molto utili per non perdere la forma. Sono sicuro che quando ricominceremo ad allenarci sul campo, fisicamente staremo molto bene. Ho iniziato bene la stagione nonostante all’inizio non giocassi tanto, ma quando ho avuto la mia chance ho provato ad aiutare la squadra attraverso le mie qualità. Durante la stagione ci sino momenti nei quali gli altri vanno più forte di te, e serve avere pazienza. La squadra viene prima del singolo: l’importante è farsi trovare pronti quando chiamati in causa. Posso dare e fare di più. So cosa posso ancora dare, credo in me stesso. L’Italia per me era una nuova esperienza, un nuovo campionato. Ma sento di essere cresciuto tanto dal punto di vista tattico. E sono fiducioso e per questa e per la prossima stagione".

Leão ha sempre manifestato una forte ammirazione per Zlataln Ibrahimovic: "Ibra è un compagno di squadra straordinario, per me è importante. L’ho già detto: è come un fratello maggiore. Prova sempre a darmi consigli, di aiutarmi. Quando uno come lui ti dà una mano devi solo ascoltare perché certamente se lo fa è perché intravede qualcosa in te. Crede in te, pensa che tu possa dare qualcosa al calcio".

Infine, il centravanti portoghese ha raccontato i momenti più belli vissuti durante il primo anno in rossonero: "L’esordio nel derby contro l’Inter e il primo gol a San Siro contro la Fiorentina. Futuro? Non mi piace fare promesse, ma preferisco rispondere sul campo. Ma prometto di dare tutto per questa maglia, chiedo ai nostri tifosi di supportarci ancora, come già avvenuto più volte quest’anno nei momenti complicati. Vogliamo riportare il Milan in Europa, nei posti che merita. Nei grandi palcoscenici, siamo il Milan".