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Milan, Kjaer ci crede: “La Champions League è alla nostra portata. Juventus? Ecco come si può battere”

Milan, Kjaer ci crede: “La Champions League è alla nostra portata. Juventus? Ecco come si può battere”

Le dichiarazioni del centrale difensivo

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Milan e Juventus si scontreranno nel big match della 35esima giornata di Serie A.

Una sfida che vale tanto per entrambe le squadre, che con una vittoria potrebbero avvicinarsi all'obiettivo Champions, ma con una sconfitta potrebbero seriamente compromettere la partecipazione alla massima competizione europea il prossimo anno. Entrambe le squadre vengono da un periodo non particolarmente felice, ma sono pronte a darsi battaglia per conquistare un match che vale doppio. A suonare la carica in vista della sfida è stato Simon Kjaer, che nella giornata odierna ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Milan Tv.

L'ex difensore del Palermo è convinto che l'obiettivo sia alla portata dei rossoneri, ma servirà una grande prestazione: "Facciamo il massimo per portare quello spirito, quella qualità e quell’aggressività che abbiamo messo in mostra contro il Manchester United. Ora c’è tanta pressione, ci sono match cruciali ed è il momento di far vedere chi siamo. Questo fa crescere mentalmente la squadra, anche per il futuro. Io spero che possiamo andare a Torino a fare una grande partita. Ho sensazioni positive, sento la fame e la voglia di aggredire la gara per arrivare al nostro obiettivo, però sono consapevole anche che non sarà facile. La Juve ha avuto un campionato un po’ in difficoltà, però è sempre la Juve, con giocatori di qualità ed esperienza. I bianconeri stavolta giocano in casa, non sarà facile. Tuttavia siamo già riusciti a batterli e dobbiamo pensare positivo e andare in campo con la mentalità che sarà una partita tosta, fisica e tattica. Credo che siamo pronti".

La dirigenza ha accompagnato fedelmente i giocatori in questo lungo anno, Kjaer sottolinea la vicinanza che la società ha mostrato nei loro confronti: "Come diciamo noi dentro lo spogliatoio si vince e si perde insieme, è la stessa cosa per loro. È stato un periodo dove ci sono stati vicini sempre. Da molto tempo i dirigenti sono sempre vicini alla squadra, che si vinca o che si perda: questo è importantissimo".

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