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Milan, Brahim Diaz: “Ibra decisivo, svelo perchè ho scelto questo club. Qualificazione in Champions? Faccio una promessa”

MANCHESTER, ENGLAND - NOVEMBER 01:  Brahim Diaz of Manchester City scores his team's second goal during the Carabao Cup Fourth Round match between Manchester City and Fulham at Etihad Stadium on November 1, 2018 in Manchester, England.  (Photo by Matthew Lewis/Getty Images)

Le parole del neo acquisto del Milan relative al suo approdo in rossonero

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Brahim Diaz si racconta.

Non sarebbe potuta cominciare meglio l'avventura di Brahim Diaz in rossonero che, dopo aver sfoderato prestazioni convincenti sia da titolare che da subentrato, ha trovato persino la rete in occasione della sfida il Crotone. Arrivato nell'ultima sessione di mercato in prestito dal Real Madrid, l'attaccante, racconta i motivi che lo hanno spinto ad accettare la corte del Milan durante un'intervista concessa ai microfoni di "Efe".

"E' vero che avevo altre offerte, però il Milan è un club molto grande ed era in una striscia vincente dopo la quarantena, sono entrati in posizioni europee. Alla fine è il Milan, non ci ho pensato due volte perché è un club molto grande. Il playoff di Europa League con il Rio Ave? E' la partita più lunga che abbia mai giocato (ride, ndr). Alla fine è stato importantissimo passare il turno ed entrare nella fase a gironi, perché siamo il Milan e dobbiamo starci. Le squadre grandi, come dicono, devono vincere in qualunque modo.

Brahim Diaz si è poi soffermato sulla qualificazione in Champions: "Theo Hernandez ha detto che si tinge i capelli di rossonero se il Milan si qualifica per la Champions League? (Ride, ndr). Io non so che promettere, copio lui e ci faremo un selfie! Dobbiamo continuare a lavorare, il gruppo è molto giovane con alcuni di esperienza che ci aiutano, possiamo farcela. Sta cosa dei capelli... Perché no? Accompagno Theo se necessario, non ho nessun tipo di problema, anche se sono più timido di lui, queste cose gli piacciono di più (ride, ndr). Ibra? E' un grande uomo, da quando sono arrivato mi ha dato ottimi consigli. Da giocatore vediamo già quello che è, continua a fare la differenza in campo".

Chiosa finale sul ritorno in Under 21: "È un onore e un orgoglio essere qui. Mio padre mi ha detto che sarebbe andato all'U-21, non me ne ero nemmeno accorto perché, anche se sono sempre all'erta, eravamo in viaggio e ho ricevuto il suo messaggio. Da la Fuente si fida di me e lo vediamo tutti, mi ha chiamato tutte le volte che ho avuto continuità e mi ha già chiamato nelle categorie inferiori, è un piacere rivederlo".

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