Tiémoué Bakayoko è ormai diventato una pedina fondamentale all'interno del centrocampo del Milan
serie a
Milan, Bakayoko: “Do il 100%, la Champions è possibile. Ecco qual è la dote di Gattuso…”
Tiémoué Bakayoko, centrocampista del Milan trasferitosi in prestito dal Chelsea, fa il punto sulla prima metà di stagione in rossonero
Il giocatore francese, trasferitosi ai rossoneri in prestito dal Chelsea, ha ammesso, in un'intervista concessa a Sky Sport, di essersi trovato bene nei suoi primi mesi al club di Via Aldo Rossi e ha rivelato di volere restare:
"Restare definitivamente? Perché no. Restare a Milano è il mio sogno, il mio pensiero fisso. Ma ho un contratto con il Chelsea, quindi ora è difficile dire qualunque cosa. La mia famiglia dice che la migliore gara che ho disputato è stata l’ultima contro il Napoli, ma a me è piaciuta anche la prima contro la Juventus. Non so se sono un leader, cerco di dare tutto me stesso per la squadra e per i tifosi, faccio il mio 100% perché ho un grande cuore. È comunque importante quando l’allenatore ritiene che tu sia un leader per la squadra, sono qui per aiutare il gruppo a fare il meglio possibile. Se la Champions è possibile? Sì, naturalmente. Per quanto mi riguarda il Milan dovrebbe giocatore ogni stagione in Champions League. Sono felice di essere quarto in classifica in questo momento, ma so che Lazio e Roma non molleranno fino alla fine del campionato".
Inoltre, il ventiquattrenne ha detto la sua sul suo attuale tecnico Rino Gattuso e sull'allenatore che lo ha accolto ai Blues:
"Gattuso non so se ha delle qualità… scherzo! Penso che ami i suoi giocatori e dia tutto per farli allenare bene. La sua dote è quella di trasmettere amore. Quando giocava non era il mio giocatore ideale, ma per favore non diteglielo… (ride, ndr). Lo dico con grande rispetto, perché ha vinto la Champions League, che è il mio grande sogno. Conte si è comportato come un padre con me, porto molto rispetto nei suoi confronti. Tanti in Inghilterra mi hanno criticato, perché evidentemente a loro non piacevo, non so perché, ma Conte mi ha sempre fatto giocare, difendendomi e dandomi fiducia. Per me è come un padre".
Infine, la sua opinione sulla questione razzismo:
"Credo che nel momento in cui si cominciano a sentire i ‘buu’, tutti dovremmo fermarci".
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