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Milan, Albertini: “Troppa fretta nell’esonerare Giampaolo, Pioli sa gestire questi momenti. Boban e Maldini…”

L'ex centrocampista rossonero si esprime sul momento vissuto finora dal club di Via Aldo Rossi che ha deciso recentemente di sostituire Giampaolo con Pioli

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Demetrio Albertini analizza il momento complicato vissuto dal Milan.

L'ex centrocampista rossonero, attualmente presidente del settore tecnico della Figc, ha dei trascorsi importanti con la maglia del "Diavolo" che ha indossato per 14 anni. L'ex metronomo del Milan, attraverso le colonne di 'Tuttosport', ha commentato l'esonero di Marco Giampaolo e l'arrivo di Stefano Pioli al club di Via Aldo Rossi.

"È difficile giudicare dall'esterno il lavoro di Giampaolo, sette partite però sono poche per pensare di cambiare un metodo di lavoro. Bisognava dargli del tempo, ma forse i dirigenti si sono trovati in una situazione diversa rispetto a quella che si aspettavano. Probabile che con Giampaolo siano sorti alcuni problemi che nessuno aveva preventivato, ovviamente quando si manda via un allenatore è sempre una sconfitta per tutti. Pioli? Sa gestire i momenti negativi, spero che la squadra impari in fretta il suo metodo perché sono tanti i punti di distanza che separano il Milan dai primi posti in classifica. Dovrebbe fare come la Juventus, una società diventata moderna mantenendo un senso di appartenenza incredibile. Non a caso il progetto è iniziato prendendo tanti italiani e questo discorso va al di là dei dirigenti che ci sono oggi".

L'ex numero 4 rossonero si è anche soffermato sul lavoro che stanno svolgendo in società due suo ex compagni e amici quali Zvonimir Boban e Paolo Maldini.

"Li conosco nelle vesti di calciatori e come persone, ma non come dirigenti. So che lavorano molto e vogliono il bene del club, devono essere bravi a trovare la strada giusta. Sanno mettersi in discussione, vedremo se i risultati gli daranno ragione. Il Milan è una società che non può vivere alla giornata, deve avere ben chiaro un obiettivo. La zona Champions deve essere il minimo, raggiungerla sarebbe un sogno e non riesco a pensare ad un target diverso per i rossoneri".