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Fabio Capello: “Berlusconi cede il Milan? Questo gruppo cinese non mi sembra poi così forte economicamente”

Fabio Capello: “Berlusconi cede il Milan? Questo gruppo cinese non mi sembra poi così forte economicamente”

L'intervista a Fabio Capello, ex allenatore e giocatore del Milan, sulla fine dell'era Berlusconi.

Mediagol40

"E' un momento non bello, soprattutto perché io devo tutto a Silvio Berlusconi".

Inizia così l'intervento telefonico di Fabio Capello ai microfoni di Sky Sport nel giorno in cui Berlusconi ha ufficialmente ceduto il suo club dopo 31 anni. "Berlusconi ha fatto grande il Milan, il primo giorno disse di voler fare del Milan la squadra più forte del mondo, la squadra capace di produrre il calcio più spettacolare. Noi tutti rimanemmo a bocca aperta. Speriamo che i nuovi proprietari adesso abbiano le forze economiche per poter competere con gli spagnoli, con gli inglesi e anche coi tedeschi", ha aggiunto.

"Io scettico dei cinesi? Parlando di risorse, non mi sembra che questo gruppo che ha rilevato il Milan sia poi così forte. Fin qui non l'ha fatto vedere, tant'è che prima di arrivare al closing ci ha messo tanto tempo. Non come Suning che invece ha chiuso l'anno scorso con Thohir in quattro e quattr'otto, dimostrando di avere risorse importanti per competere in Europa. Bisogna aspettare per capire cosa riusciranno a fare questi cinesi. Speriamo per il bene del Milan che vogliano essere competitivi come i cinesi dell'Inter - le parole di Capello -. Quanto ci vorrà per essere competitivi? Le basi con alcuni giovani sono interessanti. Adesso bisogna comprare dei campioni che facciano la differenza, però si tratta di campioni che si sono già accasati altrove. Quindi per il Milan l'obiettivo sarà tornare a imporsi in Italia, battendo la Juventus e l'Inter. Poi la scalata al tetto d'Europa sarà ancora più complicata. Guardate quanta difficoltà hanno incontrato gli arabi del Manchester City e del Paris Saint-Germain, ancora incapaci di vincere la Champions League. Eppure hanno speso tantissimo".

"Se mi dovessero chiamare per tornare al Milan? Io sono aperto a parlare con tutti, poi bisogna vedere quali sono i progetti e cosa potrei fare. Sicuramente non farei l'allenatore, non ho più l'età. Potrei limitarmi a dare qualche consiglio all'area tecnica", ha proseguito Capello.

"Il mio miglior ricordo dell'era Berlusconi? Beh, la prima volta che sono diventato allenatore, ho portato il Milan a giocare la Coppa UEFA: in cinque partite sono riuscito a risollevare la squadra dalla posizione difficile e vincere lo spareggio con la Sampdoria. E poi la soddisfazione di battere il Barcellona in finale di Champions League. Un personaggio che possa rappresentare al meglio questi 31 anni dell'era Berlusconi al Milan? Soprattutto Franco Baresi e Paolo Maldini: due che sono nati nel settore giovanile del Milan e con la Prima Squadra hanno vinto tutto. Senza contare che hanno trasmesso al meglio la 'milanesità' ai loro compagni, cioè cosa significa vestire la maglia rossonera", ha concluso l'ex allenatore e giocatore del Milan.