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Cagliari-Milan, Pioli su Ibrahimovic: “E’ carico, ma non ha i 90′. Piatek via? Rispondo così”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Milan alla vigilia della sfida in programma domani alla Sardegna Arena

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Parola a Stefano Pioli.

Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico del Milan, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari, in programma domani pomeriggio alla Sardegna Arena: dal momento della sua squadra, reduce dal pareggio a reti bianche maturato contro la Sampdoria, al futuro di Krzysztof Piatek. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"E' una settimana importante perché dobbiamo riuscire a trasformare la quantità in qualità, è l'obiettivo primario. Ci siamo indirizzati verso quella direzione. Zlatan si è allenato tutta la settimana: è motivato, sta bene. Leao ha detto che Ibra può essere un fratello maggiore? Se Leao ragiona in questo modo ha capito che dai grandi campioni si può imparare tanto. È un giovane con grandissimo talento, ma naturalmente non ancora completo. Avere al fianco, non solo in campo, un giocatore come Zlatan sarà utile - ha spiegato Pioli -. Ibra titolare? Non può giocare 90 minuti, quindi deciderò io se farlo giocare dall'inizio o metterlo a partita in corso. Giocare contro la Sampdoria gli ha fatto bene. È normale che con un giocatore di tale caratura ci sia un dialogo continuo. Non si è allenato a lungo con la squadra, quindi bisogna anche capire come sta, in che posizione utilizzarlo. È un valore aggiunto e deve essere messo nelle condizioni di rendere al meglio, sia dal punto di vista tattico che degli uomini da scegliere. Se Ibra può darmi consigli? La prima cosa che mi ha detto Ibra è che lui è qui per fare il giocatore. Io invece faccio l'allenatore".

CAGLIARI - "Il Cagliari sta facendo bene, anche se arriva da risultati negativi. In qualsiasi situazione dobbiamo portare dei vantaggi, deve essere la nostra mentalità. Dovremo mettere in campo la miglior formazione possibile e far di tutto per tornare a vincere. Ho un rapporto speciale con Maran, ma non gli dirò come ci siamo preparati. Il Cagliari è stato penalizzato dai risultati, non dalle prestazioni. Abbiamo visto i loro punti di forza e cercheremo di inibirli, ma dovremo essere noi forti e andare a vincere la partita. Se giocheremo col 4-4-2? Abbiamo provato varie soluzioni, è una possibilità. Mi auguro si respiri orgoglio e voglia di mostrare le nostre qualità. E' una situazione che non ci aspettavamo e che vogliamo cambiare. Dobbiamo giocare con più intensità, bisognerà essere più incisivi".

FUTURO PIATEK E KESSIE -"Piatek verso l'addio? Se potessi spostare le lancette dell'orologio in avanti lo farei, ma non si può. Bisogna convivere con il calciomercato, ma il nostro presente è così importante che non possiamo farci distrarre. Piatek è convocato e disponibile per giocare. L'esclusione di Kessie? L'avevo visto in condizioni migliori, solo per quello. Io faccio delle scelte, ma quelli che restano fuori non vuol dire che non li consideri. In campo ne vanno 11. Lo stesso vale per Paquetà. Io devo fare vincere il Milan. Paquetà può fare la mezzala in un centrocampo a tre, in una mediana a quattro può fare anche l'esterno che entra verso il campo".

OBIETTIVI -"Nei momenti di difficoltà devi trovare delle soluzioni. Quindi se decido domani di cambiare qualcosa nelle posizioni in campo è per diventare più efficaci e concreti. Senza perdere l'equilibrio e la concezione di proporre il gioco. Ora, però, dobbiamo risolvere i nostri problemi. Quello principale è che non facciamo gol. Credo che abbiamo le caratteristiche per interpretare diversi sistemi di gioco, ma questo non vuol dire bocciare un giocatore. Giocatori contati in difesa? C'è anche Gabbia che è un difensore Under 21, ha delle buone caratteristiche. Poi arriverà un altro difensore. Se giochiamo col piede contrario nel reparto offensivo è chiaro che le traiettorie sono diverse, ma noi arriviamo al cross anche con i nostri terzini. Domenica abbiamo crossato 25-26 volte. Dobbiamo avere più qualità, più precisione e anche posizioni diverse per creare ancora altre occasioni buone da gol. In che posizione può arrivare il Milan? Non lo so, ci sono 20 partite a disposizione. Dobbiamo fare più punti possibili. Vedremo".

DA SUSO E CALDARA A POLITANO -"Suso? Non partecipo ai processi mediatici, cerco di dar fiducia ai miei ragazzi anche quando le cose vanno male. Come affronti le difficoltà determina chi sei. Noi abbiamo la possibilità di dimostrare che siamo dei professionisti veri che sanno reagire con orgoglio. Politano? Non parlo di giocatori che non sono al Milan. Cosa non ha funzionato tra il Milan e Caldara? Abbiamo fatto valutazioni tecniche e fisiche e abbiamo deciso di cederlo perché sappiamo come migliorare la rosa. Bonaventura? E' stato fuori a lungo, è normale avere un calo. Ha avuto qualche problema e non si è potuto allenare bene, quindi il suo rendimento ne ha risentito. Sta lavorando per tornare in forma", ha concluso Pioli.