Parola a Stefano Pioli.
serie a
Brescia-Milan, Pioli: “Non abbiamo ancora fatto nulla, Paquetá sia più determinante. Rebic titolare? Rispondo così”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Milan alla vigilia della sfida contro il Brescia di Eugenio Corini
Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico del Milan, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Brescia, in programma venerdì sera allo Stadio "Mario Rigamonti": dal momento della sua squadra, reduce da tre vittorie di fila maturate contro Cagliari, Spal e Udinese, alle prestazioni offerte fin qui da Ante Rebic e Zlatan Ibrahimovic. Ma non solo...
"I numeri non mentono: l'interpretazione delle gare esterne è positiva, dobbiamo continuare così. Non abbiamo fatto ancora nulla, c'è ancora tanta strada da fare e dobbiamo rimanere con grande concentrazione sulla prossima gara. Castillejo ha detto che il Milan ha mangiato me**a? Credo che ciò che abbia detto debba essere uno stimolo per la nostra squadra. È vero che abbiamo passato dei momenti difficili, uno dei nostri obiettivi deve essere dimostrare che abbiamo comunque lavorato e che abbiamo le qualità giuste per essere qui. Brescia senza Balotelli? Chiaramente senza di lui perdono la possibilità di avere giocate individuali importanti. Ma avranno ancora più compattezza e dinamismo, ci aspettiamo un avversario determinato che gioca per un obiettivo importante. Proveremo comunque a vincere la partita. Tonali? E' un giocatore con grandissime qualità e prospettive, bisogna prenderlo in grande considerazione in vista di domani", sono state le sue parole.
CLASSIFICA -"Dobbiamo pensare che ogni partita sia la più importante per il futuro. È l'unico modo per svoltare. Non è il momento di pensare a dove saremo il 24 maggio, dobbiamo tenere la testa sul manubrio e continuare a crescere, rafforzando le cose positive fatte finora e migliorando le situazioni in cui siamo andati un po' in difficoltà. Pensiamo solo a domani, cercando attraverso la prestazione di migliorare la classifica. Se la classifica è ancora appesa a Milanello? Sì, lo sarà fino alla fine. Noi non lavoriamo per pettinare le bambole, l'obiettivo è migliorare la classifica e portare il Milan dov'è sempre stato. L'importante è che le vittorie siano arrivate attraverso le prestazioni. Abbiamo fatto molte cose positive, molte altre le dobbiamo migliorare per avere una posizione più alta in classifica. Servono risultati per avere maggiore fiducia. Solo con una mentalità positiva e convinta possiamo sperare di fare un grande girone di ritorno".
IBRAHIMOVIC E SUSO -"È un valore aggiunto, per lo spessore e la presenza che mette nella partita, per l'atteggiamento e la professionalità che mette nel quotidiano. Ha fatto molto bene alla squadra, così come i compagni hanno saputo trovarlo. Non sono sorpreso di tutto questo, parliamo di un campione che è tra i migliori giocatori al mondo dell'ultimo decennio, mi aspettavo molto da lui. Ho trovato una persona disponibile e intelligente. È entrato con curiosità, ha studiato prima e ora è più consapevole di ciò che può e deve fare. Suso? Suso si sta allenando benissimo, quindi è disponibile per giocare".
SINGOLI -"Rebic può giocarsi un ruolo da titolare? Certo, in questo momento ci sono tanti giocatori che stanno bene. Come lui stanno bene Leao, Ibra: farò le mie scelte domani. Paquetá? Manca ancora molto alla fine del mercato. Tutti i giocatori che sono qui sono molto disponibili, partecipi, attenti. Lucas lo è, come gli altri pensa di poter giocare e quando non riesce non è soddisfatto. Ma quando si lavora bene poi ci si trova pronti quando si viene chiamati. E così dobbiamo continuare. Paquetá deve avere la convinzione di essere un giocatore completo, che sa mettere sia qualità che quantità. Deve diventare un giocatore più determinante per la qualità che ha, o fa gol o lo fa fare. Ha fatto bene per volume di gioco, ma è mancato nella giocata vincente. Rebic sembra un altro giocatore? Credo che dipenda tutto dall'atteggiamento che si ha. Se si lavora con convinzione, anche subendo le scelte che non vanno nella tua direzione, poi quando vieni chiamato in causa sei pronto. Io devo scegliere la squadra che mi dia più garanzia: è la natura del mio ruolo. I primi undici sono importanti come quelli che subentrano, l'atteggiamento è migliorato e vinciamo le partite anche per questo. Rodriguez? Non sarò io a dare aggiornamenti sul mercato. Rodriguez ha avuto un problema fisico che sembra superato, quindi dovrebbe rientrare tra i convocati. A me interessa che la squadra resti concentrata, senza perdere energie su cose che nemmeno io posso controllare", ha concluso Pioli.
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