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Boateng: “Allegri bravo, Klopp il top. Quando Berlusconi chiamò Melissa…”

L'intervista all'ex centrocampista del Milan e dello Schalke 04, Kevin Prince Boateng, adesso al Las Palmas.

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Quattro gol in questo avvio di stagione che vede il suo Las Palmas alla nona posizione in classifica.

Kevin Prince Boateng si gode il momento alle Canarie: lunedì prossimo la sua squadra (il cui ds è quell'Helguera con un passato alla Fiorentina) affronterà l'Athletic Bilbao per continuare a stupire e soprattutto per riscattare l'incidente di percorso della scorsa settimana, quando l'UD ha perso sul campo del Real Betis.

L'ex rossonero è stato protagonista della puntata di ieri sera de 'L'Originale' in onda su SkySport. "Qui si vive in modo tranquillo, ci si alza la mattina e si va agli allenamenti in maglietta e pantaloncini, inoltre ci si può concentrare esclusivamente sul calcio - ha raccontato KPB a proposito dell'approccio con la nuova realtà -. L’ambiente è simile all’Italia, amano il calcio. Ciò che caratterizza la Liga rispetto agli altri campionati è che tutte le squadre piccole vogliono giocare a calcio e non buttano via la palla, fanno il tiki taka. Si trova più spazio e per questo si segna di più. Amerò sempre l'Italia, è una parte di me, amo stare in Italia ed è diventata la mia seconda casa. Non so se ci tornerò, ma mi piace l'Italia perché si parla sempre di calcio".

ALLEGRI E... GLI ALTRI -"Allegri è stato uno degli allenatori più importanti della mia carriera, mi ha insegnato a difendere: nessuno ne parla, ma ha insistito su questo aspetto perché ripeteva che ad attaccare ero già capace. Non è vero che mi voleva alla Juve, abbiamo un grande rapporto, ma non mi voleva portare con lui. Ad alti livelli non ci sono tante cose che ancora puoi imparare, un allenatore deve essere bravo a gestire il gruppo e dar una mentalità vincente. I più grandi allenatori hanno questa qualità. Il migliore che ho avuto? Klopp, perché ti dà una voglia di giocare e vincere incredibile, per ogni giocatore adotta una chiave diversa".

GOSSIP -"Il gossip? Lo devo accettare, per me era difficile inizialmente ma ora rappresenta la normalità anche se a volte qualcuno scrive cose non vere… È una parte della nostra vita".

NO AL RAZZISMO -"Ogni tanto penso ancora a quel giorno (l'amichevole contro la Pro Patria). Abbiamo provato a fare qualcosa contro il razzismo ma è difficile, bisogna fare sempre di più. Tutti: i calciatori, la FIFA e la UEFA".

BERLUSCONI -"Ho tanti ricordi di Berlusconi, lui mi ha fatto venire al Milan e mi ha trattato come un figlio. Ho solo ricordi positivi, dopo l’operazione al cuore non l’ho più sentito. Lo scorso anno ero in piscina a Mykonos e mi ha chiamato Melissa per dirmi che Berlusconi voleva parlarmi, mi voleva invitare a casa sua a vedere il Milan e non pensavo mi chiamasse per tornare al Milan. Melissa mi ha detto ‘Muoviti che hai la cena con Berlusconi’. I miei problemi al ginocchio non erano reali, lo sto dimostrando. Sono cose che dicevano ma l’importante è che io so che devo fare".