Arturo Di Napoli in vista di Palermo-ACR Messina.
serie d
Palermo-ACR Messina, il ricordo di “Re Artù” Di Napoli: “I rosanero risaliranno presto, entrambe le città sono nel mio cuore. I tifosi mi hanno dato tanto”
L'ex attaccante di entrambe le compagini ha ricordato i tempi d'oro in cui tutte e due le squadre centrarono la promozione in A
Re Artù nel corso della propria carriera ha vestito entrambe le maglie con risultati differenti: in rosanero ha sfiorato per un soffio la promozione in A che ha invece conquistato con il club peloritano. Gli anni trascorsi in giallorosso sono sicuramente quelli che hanno visto il più alto momento del calcio siciliano, adesso domenica dovrà scegliere per chi fare il tifo. L'ex attaccante scuola Inter, attraverso le colonne dell'edizione odierna de 'Il Giornale di Sicilia', ha ricordato i bei momenti passati in Sicilia e si è proiettato al match tra i Rosa e i giallorossi.
"Non avrei mai pensato di vedere i rosanero in D, ma risaliranno presto. Purtroppo per il Messina ci siamo un po’ abituati a vederlo lì, mentre per il Palermo è una situazione completamente nuova. Sono però felice che l’attuale proprietà stia facendo grandi cose. Ho entrambe le città nel cuore e non voglio neanche pensare ad un pronostico, farei fatica a farlo. Santana? Sta facendo anche molto bene, da quello che leggo. Ma del Palermo conosco anche Sforzini, è un attaccante di categoria superiore. So che è infortunato, ma con i giocatori che ha, credo che i rosa abbiano tutte le carte in regola per vincere il campionato, anche se non bisogna dare nulla per scontato. Di ricordi ne ho tanti, ma quello che porto sempre con me è quello che di fatto ci portò entrambe in Serie A, l’ultimo giocato al Celeste. Ricordo l’atmosfera e la tensione di tutta la settimana, poi quel derby si è vissuto veramente com’è giusto vivere una partita di calcio: c’erano gli sfottò, ma entrambe le tifoserie hanno fatto festa per la propria posizione in classifica".
Lo stesso Di Napoli ha poi svelato un aneddoto curioso e affascinante concernente quel periodo e si è soprattutto soffermato sulla gestione Maurizio Zamparini.
"A Pietro Accardi, scherzando, dissi prima di un derby di prendere un’aspirina perché gli avrei fatto un tunnel, ma eravamo amici e lo siamo ancora. Lui mi prendeva in giro perché mettevo il cerchietto e mi minacciava, dicendo che avrei finito la carriera con tre anni d’anticipo. Si scherzava tra di noi, ma quella partita finì 0-0. Zamparini? Zamparini ha dato tanto, in tutti i termini, non solo economici, ma non voglio entrare nel merito di quanto accaduto. Personalmente ho stima nei suoi riguardi, per gli impegni che ha preso, ma capisco che i tifosi del Palermo siano imbufaliti con lui e ci può stare. Anzi, li abbraccio con grande affetto perché ricordo ancora cosa hanno fatto per me. Mi riferisco al ritorno da Lecce, dopo l’ultima partita di campionato, quando fecero di tutto per non farmi cedere. Vedo che ora seguono in massa la squadra, ma la categoria c’entra zero con i tifosi palermitani. Questa è Palermo, non mi sorprende".
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