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Tiribocchi-Mediagol: “Sarri non ha giocatori adatti. Innamorato di Immobile, vorrei giocare contro CR7”

L’intervista esclusiva concessa da Simone Tiribocchi, ex attaccante di Torino e Atalanta e oggi commentatore di DAZN, alla redazione di Mediagol.it

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Il parere di Simone Tiribocchi.

Dopo una lunga era targata Massimiliano Allegri, la Juventus ha deciso di rivoluzionare il proprio sistema di gioco, esonerando il tecnico toscano e individuando il suo erede in Maurizio Sarri, reduce dalla vittoria dell'Europa League sulla panchina del Chelsea. Nonostante sia trascorsa metà della stagione, l'ex allenatore del Napoli non sembra essere riuscito ad imprimere totalmente la sua mentalità nei suoi nuovi giocatori, che in quasi tutte le partite giocate, tranne qualche eccezione, si sono dimostrati in difficoltà con il rapido giro palla voluto da Sarri e poco concreti sotto porta.

Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it Simone Tirobocchi, ex attaccante che ha vestito, tra le altre, le maglie di Atalanta, Torino e Lecce e attualmente opinionista presso DAZN, ha parlato così della stagione della Juventus: "Il futuro di Sarri dipende dai risultati, da quello che riceverà dai giocatori. È un ottimo allenatore, ma la squadra è stata fatta da un direttore bravo che ha pensato più a prendere campioni per competizioni importanti coma la Champions League, che dunque fanno la differenza in un occasione delle singole gare. In un progetto di gioco come quello di Sarri non sono giocatori adatti. Negli ultimi anni la Juve ha preso 4-5 giocatori a parametro zero per via del nome, non per un'idea tattica. Torniamo ad Allegri, che era stato bravissimo nella gestione di questi calciatori. Quando tu prendi dei giocatori con diverse idee di calcio e devi metterli insieme, è difficile. I grandi allenatori riescono, magari Sarri deve ancora migliorare perché è uomo di campo e vuole giocatori adatti per il suo gioco. Se vincerà due trofei non ci saranno problemi, se non vincerà niente la Juve potrebbe riproporsi con lo stesso allenatore oppure con gli stessi giocatori di adesso".

Anche il Napoli sembra essersi ripreso dopo un difficile avvio sotto la gestione Carlo Ancelotti, e sembra aver ritrovato il giusto equilibrio grazie alla guida del nuovo allenatore, Rino Gattuso: "Ci sono state tante situazioni che hanno portato all'esonero. La prima è una questione tra squadra e società, che c'è ancora. Ancelotti ha vissuto quella situazione, Gattuso quando è arrivato ha trovato la situazione già gestita. Arrivando dopo l'addio di un altro allenatore si ricomincia e si resetta, i giocatori iniziano a pensare che forse hanno sbagliato. Secondo me Ancelotti non ha fallito, era l'allenatore giusto al momento sbagliato, per me Ancelotti è l'allenatore giusto ovunque. Tra società e giocatori c'è stato un problema grave che non è riuscito a gestire".

Un commento, invece, sul parterre di centravanti di qualità che giocano in Italia, dall'attuale capocannoniere Ciro Immobile ai fuoriclasse Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic: "Non lo dico perché quest'anno sta segnando tanto, ma io sono innamorato di Immobile. Come movimenti, come tipo di gol, come approccio mi ricorda molto com'ero lui. È potente, calcia sempre molto forte, ha voglia, attacca lo spazio, fa i movimenti giusti. Ho sempre detto che ritengo sia l'attaccante italiano più forte, solo per come si muove. Il paragone da parte mia è un po' azzardato, ma per i movimenti che fa mi ricorda molto come giocavo. Adesso ce ne sono tanti, tornerei a giocare volentieri per giocare contro Cristiano Ronaldo. Ibrahimovic l'ho affrontato, ma non c'era Ronaldo, non c'era Dzeko. Ho visto il primo Dybala. Sicuramente ce ne sono tanti che avrei voluto affrontare. Anche de Ligt ad esempio. Adesso il calcio è molto più fisico, rispetto a quando giocavo io è cresciuta l'altezza media. Più che sfidarli, vorrei capire che figura avrei fatto".

Infine un commento su Stefano Sorrentino, che recentemente ha annunciato il suo addio al calcio giocato: "Sorrentino? Lui può fare l'attaccante e io sicuramente non posso fare il portiere (ride, ndr). Mi ha sorpreso molto questa nuova cosa, aveva iniziato a fare qualcosa per DAZN e sembrava preso dall'idea di commentare. Ora ha avuto l'opportunità di giocare, lo capisco perché anche a me manca il calcio, appena ho l'occasione vado a fare qualche torneo. Quando smetti col calcio, ti manca tanto".

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