serie d

Di Donato-Mediagol: “Serve fiducia, Palermo può tornare a sognare. Critiche a Pergolizzi? Ho la mia idea”

Le dichiarazioni rilasciate da Daniele Di Donato, ex centrocampista del Palermo, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it

Mediagol22

Calciatore disciplinato, tosto ed instancabile, persona affabile ed estremamente leale che non dimentica la sua intensa esperienza calcistica a Palermo.

Un glorioso passato tra le fila rosanero e un presente sulla panchina dell'Arezzo. Stiamo parlando di Daniele Di Donato, ex centrocampista del club siciliano - dal 2000 al 2004, e oggi allenatore del club amaranto. Nonostante abbia appeso gli scarpini al chiodo nel 2014, infatti, non ha mai lasciato il mondo del calcio. Non ha rinunciato, inoltre, a seguire con passione i club in cui ha militato nel corso della sua lunga carriera, tra cui il Palermo. A testimoniarlo sono le parole rilasciate dallo stesso ex centrocampista durante un'intervista concessa in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, in cui il tecnico si è soffermato a parlare del momento vissuto dalla società del duo Mirri-Di Piazza.

"L'entusiasmo a Palermo è sempre pazzesco, basta vedere i numeri. Con la nuova proprietà la piazza è tornata ad essere ancora più attaccata ai propri colori sociali. Mirri e Sagramola sanno benissimo come gestire la situazione e se ci dovesse essere la promozione il prossimo anno sarà ancora più bello. Bisogna avere fiducia, la città può tornare a sognare. Castagnini? Renzo sa fare molto bene il suo lavoro e saprà lui cosa è meglio per il Palermo. Il capoluogo siciliano  comunque resta una piazza importante dove la maglia ha un certo peso specifico e dove non è facile giocare.  Tra noi ex compagni con il passare degli anni si perdono molti rapporti, ma quando ci si rincontra è bellissimo poter parlare un po' dei vecchi ricordi legati al passato, che sono positivi e sempre suggestivi da manifestare e raccontare. Rinaudo dirigente? Leo è un ragazzo molto intelligente, ha scelto una strada difficile ma sta lavorando molto bene e sono contento per lui, anche in virtù della carriera importante che ha fatto. Critiche a Pergolizzi? Quando ti chiami Palermo sei costretto a vincere sempre e comunque, specie in quelle categorie, e il bel gioco lascia il tempo che trova se non fai risultati. Quando dirigi una squadra disegnata e costruita per vincere e tutti ti affrontano come la Juventus della Serie A, non devi sbagliare nulla, devi mantenere l'equilibro e devi far stare i ragazzi sul pezzo. Dopo le prime dieci vittorie era normale che si avesse un calo ma sono stati tutti bravi a ripartire più forti di prima. Degli errori passati si deve fare tesoro"

A proposito, invece, di due ex compagni ai tempi di Palermo che hanno intrapreso come lui il percorso di allenatore: "Zauli sta facendo benissimo alla Juventus con la formazione Primavera e sono contento per lui perché è una bellissima persona e si merita queste soddisfazioni. Corini è sempre stato una sorta di allenatore in campo e giustamente ora sta continuando in panchina il cammino che aveva già fondamentalmente iniziato a compiere da giocatore".

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