Pietro Dell'Orzo dice la sua sulla stagione del Palermo.
serie d
Ag. Lucera-Mediagol: “Raimondo sta soffrendo, Pergolizzi avrebbe potuto fare una cosa. Ai palermitani dico…”
Le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Mediagol.it da Pietro Dell'Orzo, agente di Raimondo Lucera, Luigi Mendola e Danilo Ambro, in merito ai suoi assistiti al Palermo
Il procuratore sportivo, che ha tra i suoi assistiti Raimondo Lucera, Luigi Mendola e Danilo Ambro e nel corso della sua carriera da giocatore ha anche vestito la maglia rosanero, ha seguito da vicino la rinascita del club siciliano sotto la guida del duo Mirri-Di Piazza. Intervenuto ai microfoni di Mediagol.it, nel corso del format pomeridiano condotto da Massimiliano Radicini e Benedetto Forestiere, l'agente ha commentato l'operato della società e il rendimento finora avuto dalla squadra di Rosario Pergolizzi.
"Devo dire che non era facile costruire la squadra in così poco tempo. La cosa particolare e paradossale è che il Palermo ha sofferto di meno e ha preso il vantaggio sulle dirette concorrenti nella prima parte della stagione, quando magari era possibile pensare che partendo in ritardo, anche con il ritiro, la squadra potesse avere qualche difficoltà nelle partite iniziali. Io penso che nel calcio, e specialmente in questo momento a Palermo, contino i risultati. Non si può criticare il mister con la squadra prima in classifica con 7 punti di vantaggio. Sicuramente nessuno è perfetto, tutti commettiamo errori, ma penso che per lui, da palermitano, non sia facile allenare il Palermo. Secondo me, nella prima parte di stagione Pergolizzi avrebbe potuto dare più spazio a qualche ‘panchinaro’, magari gestendo il tutto in maniera diversa. Poi sicuramente nel periodo in cui ci sono stati tanti infortuni, è stato costretto a fare giocare chi lo aveva fatto di meno, soprattutto per quanto riguarda i giovani, rendendosi conto che i vari Peretti, Ambro e il portiere potevano dare un apporto alla squadra, e quindi ha iniziato a dare più fiducia anche a loro. Ripeto però che non è mai facile gestire una squadra che gode di un organico così importante. Ci sono tanti ragazzi bravi. Escludendo Mendola, che ha avuto problemi fisici, c'è anche il difensore centrale Bubacarr Marong che ha grosse potenzialità, così come Rizzo Pinna, che ha giovato varie volte in Nazionale, eppure ha trovato poco spazio. Lucera? Anche lui poteva essere gestito meglio. Ha fatto un gol importate contro il Marsala, poi ha fatto la pubblicità della maglia e ciò nonostante non è stato più né convocato né schierato in campo. A parer mio poteva essere un giocatore simbolo. Ma non voglio dare colpe al mister, anche perché i risultati gli stanno dando ragione, e bisogna comunque considerare che il Palermo ha giovani importanti, come Felici e Silipo. Lucera sta soffrendo. Sicuramente non è una situazione facile da gestire, specialmente per un ragazzo che è stato accantonato dopo aver vissuto un momento stellare".
In particolare, a proposito del rendimento dei membri della rosa palermitani: "È fondamentale non farsi trasportare troppo né dai momenti positivi né da quelli negativi, perché quando sei palermitano e ti finiscono tutti, tutto diventa ancora più complicato: quando fai bene ti riempiono di complimenti e ti portano alle stelle, ma quando poi capita di far male iniziano tutti i commenti negativi. Dunque, la bravura sta nel tenere un livello medio e tirarsi fuori da tutte le chiacchiere extra campo. Personalmente, però, credo che dovrebbe essere uno stimolo in più giocare con la maglia della propria città. Ricordo ancora il mio esordio alla Favorita contro l'Atletico Catania, andavo letteralmente a mille. Il vero problema sorge quando vivi esperienze negative e ti fai trasportare dalla gente. Spesso si dice che noi siciliani non ci impegniamo mai abbastanza, ma il problema sta nel contesto calcistico italiano. Sono comunque lieto e onorato di portare tanti ragazzi siciliani e soprattutto palermitani all’interno dei settori giovanili di società importanti. I calciatori in Sicilia ci sono, solo che sopravvivono poche società professionistiche, Palermo, Catania e Trapani per esempio stanno vivendo delle situazioni particolari. In Lombardia, invece, ovunque vai ci sono squadre professionistiche, quindi è normale che i ragazzi abbiano più opportunità, anche se per i più giovani andare a vivere fuori non è mai un'esperienza facile".
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