L'emergenza Coronavirus prosegue.
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Lega Pro, Ghirelli: “No agli stadi senza pubblico, il calcio senza tifosi non esiste. Gravina? Vi dico la mia”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Se decidessi di far ripartire il calcio in questo momento sarei un folle"
Mentre il mondo intero lavora con sacrificio e dedizione per cercare di fermare quanto prima la diffusione del Covid-19 e debellare definitivamente il terribile virus proveniente dalla Cina, la questione relativa alla possibile ripresa dei campionati di calcio si fa sempre più calda: da una parte c’è chi spinge per mettere fine allo stop iniziato i primi di marzo, dall'altra, invece, c'è chi preferisce avere una situazione tale da garantire la massima sicurezza con un possibile rientro in campo a settembre. Tra questi, anche il presidente della Lega Pro,Francesco Ghirelli, che intervenuto ai microfoni di 'TV7' ha detto la sua in merito alla situazione del calcio italiano.
Di seguito le sue parole.
“Ho fermato per primo il calcio il 21 febbraio e sarei impazzito se in una situazione peggiore di allora mi mettessi a farlo ripartire. Se invece si parla di settembre il discorso è diverso. Come Serie C abbiamo una linea precisa e mi sono battuto fino all'ultima giornata del Girone C affinché non si giocasse senza pubblico perché per me senza tifosi il calcio non esiste".
"Gravina? Il suo pensiero è quello di finire i campionati per evitare che il calcio sia preda dei ricorsi che creerebbero ancora più confusione - ha proseguito Ghirelli -, ma si potrà ripartire solo quando le autorità sanitarie daranno il via libera con la Serie A che dovrebbe iniziare prima delle altre avendo una struttura che regge le indicazioni sanitarie. Noi ci adegueremo all’indicazione che arriva dalla Federazione che è quella di finire i campionati in ogni caso, andando anche oltre alla data limite. E questo presuppone che ci saranno retrocessioni e promozioni”.
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