Il Lecco ha conquistato la Serie B sul campo, vincendo i playoff in finale contro il Foggia nel doppio confronto. Dopo le bagarre con Brescia e Reggina, i nerazzurri hanno vinto il ricorso e hanno ottenuto l'ammissione in cadetteria. Un percorso complicato, dalla domanda respinta al ricorso, fino al si definitivo degli organi calcistici. Il patron dei lombardi, Paolo Di Nunno, è stato ospite di Sportitalia toccando diversi temi. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
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Lecco, Di Nunno: “Brescia in B irregolare. Iscrizione? Se la Lega vede i soldi…”
"Il Foggia ha detto di tutto all’arbitro dopo la gara d’andata, invece poi sono venuti qui e ne hanno prese altre 3. Fossero stati forti ci avrebbero battuto loro 3-1. Errori nella domanda di iscrizione? No, solo un piccolo errore perché il prefetto non stava bene e abbiamo avuto un ritardo di un giorno alla prefettura. Io ho fatto tutto quanto era dovuto, dando subito anche la fidejussione. La Lega vede i soldi ed è a posto, poi si sistema tutto. Forse io do fastidio, darà fastidio a qualcuno vedermi. Qualcuno che ha detto che era un uomo di parola e poi all’ultimo si è rivelato una persona di poco valore. L’unica persona a votarmi contro è stata una sola. Io non ho problemi con nessuno, mi facciano ciò che vogliono. Non ho avuto problemi con Balata, presidente della Lega di Serie B".
"Per fare un campionato medio ci vogliono dai due ai tre milioni e poi la Serie C non ti dà niente. Ho incassato di più nei play-off dove ho riempito lo stadio. Lecco è una bellissima città però c’è un punto interrogativo: i soldi se li tengono tutti per loro. Tanto c’è lo scemo, io, che è venuto dalla Puglia che li mette. Però adesso sto godendo io e vedremo chi godrà in futuro. In quattro-cinque anni ho preso il Lecco dal fallimento e l’ho portato in in Serie B. Non sono Berlusconi io. Non ho tanti soldi. Ho fatto quello che ho potuto. Eravamo gli sfavoriti quando abbiamo iniziato i play-off. Nessuno pensava al Lecco. In caso ripartenza dalla D avrei lasciato tutto."
Il numero uno del Lecco si è soffermato infine sulla questione Brescia. Il club di Massimo Cellino, retrocesso in Serie C dopo i playout, ha tentato la riammissione in Serie B ai danni proprio dei nerazzurri.
"Lecco-Brescia l’anno prossimo? No! Non è regolare. Una squadra che è retrocessa deve retrocedere. Hanno voluto salvare me per escludere la Reggina. Incontrare Cellino? Non viene allo stadio, è sempre a Londra"
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