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Lecco, Bonazzoli: “Contro Pisa e Palermo due vittorie pesanti. Io come Diana…”

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Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Lecco: "Abbiamo affrontato due squadre veramente forti, in due stadi importanti".
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"Il Bonazzoli calciatore parlava poco, era introverso. Da allenatore no, mi piace parlare ai ragazzi, anche se non faccio monologhi alle squadre: poche frasi, ma incisive, ai

singoli come nello spogliatoio". Lo ha detto Emiliano Bonazzoli, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Diversi i temi trattati dal nuovo allenatore del Lecco, reduce da due vittorie di fila conquistate in trasferta contro Pisa e Palermo: dalla scelta di accettare la corte del patron Di Nunno, alle prestazioni offerte fin qui dalla compagine lombarda. Ma non solo...

"Non me lo aspettavo, l’anno scorso ero in D... Il d.s. Fracchiolla cercava un allenatore esperto, ma mi ha chiamato e mi ha detto che aveva un’idea strana: dare la squadra a me e Malgrati. E così è andata. Andrea e lo staff mi hanno accolto benissimo, come un vecchio compagno, e siamo subito entrati in sintonia lavorando nella stessa direzione. Bisogna imparare. La gestione dei dilettanti, o del calcio femminile, sono molto diverse, ma aiutano a capire i professionisti. Sono approcci diversi allo stesso sport. Le donne per esempio mi hanno messo a mio agio, sono grandi lavoratrici e molto curiose per il lavoro da fare", le sue parole.

DA ASCOLI A PALERMO -"Cosa ho pensato dopo il debutto contro l’Ascoli? Intanto non ero più abituato alle telecamere... (ride) Ho guardato solo al campo, abbiamo perso con una prestazione positiva, quindi non mi sono demoralizzato: c’era la mentalità giusta per tirarci fuori. Si è visto eccome con le vittorie a Pisa e a Palermo? Pesanti... Contro squadre veramente forti, in due stadi importanti. Ci hanno dato una bella iniezione di fiducia, anche perché oltre ai punti ci sono state anche le prestazioni. Il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 è stato decisivo? Stiamo tutti dietro alla linea della palla, con più densità in mezzo. Malgrati conosceva bene la rosa e ha avuto questa idea, penso che la squadra sia più a suo agio, facendo anche un lavoro fisico maggiore".

SU DI NUNNO E DIANA -"Il rapporto con Di Nunno? Lo devo ancora conoscere, era in ospedale, da dove ha sempre chiamato per caricarci: si vede che è molto attaccato al Lecco. Il mio calcio è come quello di? Di Aimo Diana. Ero con lui al Renate: io ero molto schematico, non ero evoluto, lavorando con lui ho capito come lavorare nell’occupazione degli spazi e la cosa mi ha colpito. Lo fanno Gasperini e Juric, a me piace".

SERIE B -"Una Serie B con squadre molto esperte e competitive, magari con qualche stella in meno rispetto ai miei anni, quando c’erano più giocatori che scendevano dalla A. E allora c’era meno tattica, non c’erano i match analyst che oggi aiutano tantissimo. Se c'è qualche amico che ritroverò volentieri? Se ci arrivo, ritroverò Pirlo e Baronio alla Samp, due bresciani come me. Tra i tanti amici in B però dico Edo Piovani, team manager del Brescia. Tra poco a Lecco arriva il Parma capolista! Ma tornare a Marassi sarà una grande emozione: ci ho lasciato due crociati, ma sono stati mesi fantastici", ha concluso Bonazzoli.

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