Ieri, martedì 20 giugno, il gong. Tra Serie B e Lega Pro per diverse società è stata una vera corsa contro il tempo per presentare le domande di iscrizione al prossimo campionato. La novità più clamorosa riguarda il Lecco, dopo la promozione in cadetteria conquistata dopo 50 anni. Il problema emerso nelle ultime ore riguarda lo stadio, attualmente non a norma per la Serie B.
SERIE B
Caos Lecco, Di Nunno: “Galliani mi ha detto di no per lo stadio di Monza”. Le ultime
"Abbiamo indicato lo stadio di Padova, ci serviva solo perché è obbligatorio indicare un impianto al momento dell'iscrizione - ha dichiarato il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, intervistato ai microfoni di 'Lecco FM' -. Erano gli unici che potevano concederlo velocemente. Il signor Galliani venerdì mi ha detto 'Pensi a vincere che poi ne parliamo'. Io ho vinto ma lui ora non vuole più parlarne. Ha detto di no", ha raccontato il numero uno del club lombardo.
Il Lecco, dunque, ha individuato nell'Euganeo di Padova l'impianto in cui disputare le gare casalinghe. Ma, al momento dell'iscrizione, il club aveva ricevuto soltanto l'ok da parte del comune e del Padova Calcio, non quello del Prefetto di Padova (che dovrebbe arrivare in queste ore). La società, portanto, invierà fuori tempo massimo la pec della prefettura ed è pronta a fare ricorso in caso di eventuale esclusione, puntando sul merito sportivo, con i playoff di Serie C iniziati - tra l'altro - con dieci giorni di ritardo. Seguiranno aggiornamenti...
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