serie b

Lecce, Tabanelli: “Contro il Brescia il gol più importante della mia vita, a Palermo il più bello”

Lecce, Tabanelli: “Contro il Brescia il gol più importante della mia vita, a Palermo il più bello”

Con 8 gol all'attivo il centrocampista dei pugliesi è una delle rivelazioni del campionato della squadra di Liverani

Mediagol23

Andrea Tabanelli  si racconta.

Arrivato a Lecce nel gennaio 2018, il centrocampista classe '90 è diventato uno dei giocatori fondamentali e decisivi nel gioco di Fabio Liverani che, anche quando lo ha schierato col contagocce, ha trovato nel ravennate una risposta sempre positiva. E' stato il caso dell'ultimo match, vinto contro il Brescia, con Tabanelli dentro al 78' e subito in gol all'80', così come a Palermo quando, entrato al 62', fu autore di un gran gol al 93' (rete che non evitò la sconfitta dei salentini).

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il numero 23 dei giallorossi incorona proprio la rete ai rosanero come una delle più belle in stagione, lui che dalla sua ha in conto già 8 marcature nel campionato cadetto: "A Palermo ho segnato il gol più bello, con un colpo al volo di destro. Maga­ri ne arriveranno altri. Più che una dedica, penso con simpatia a Riccardo Innocenti, ex attaccante, lui sì bomber vero, chiamato Re Leone. Ero un ragazzino, giocavamo in spiaggia, a Casal Borsetti, al bagno di proprietà dei miei ge­nitori, e lui mi caricava. Devi cer­care di più la por­ta, devi avere in testa solo il gol: Innocenti è un mio grande tifo­ so. Come mio nonno, Antonio, morto recentemente, che mi avrà guidato da lassù anche nei pochi minuti giocati con il Bre­scia. Da non crederci: entro e due minuti dopo firmo il gol più importante della mia vita!".

"Liverani ha saputo esaltarmi. “Oh, devi anna’”: quante volte mi ha sollecitato a puntare la porta. Lui e Gattuso hanno ­ sciato segni sulla mia carriera. Sì, Rino al Pisa mi ha dato la for­ za per non mollare; ero stato sul punto di abbandonare il calcio. A parte Taba nel calcio, per pa­renti e amici del mio paese resto Nelli. Perché da bambino non riuscivo a dire Ta­banelli, troppo lungo. Come ti chiami? Andrea Nelli, risponde­vo. Ma i nomignoli li do io, sono un tipo scherzoso, nello spoglia­toio io e Cosenza ne combiniamo di tutti i colori. La vittima prefe­rita è Saraniti, ragazzo straordi­nario. Nel caso dovesse arrivare la promozione mi sono già impegnato per una follia: sposerò la mia compagna Sara, dopo che a luglio mi darà la gioia di diventare padre. Si chiamerà Asia. E poi farei un fio­retto durissimo; rinuncerò a mangiare pasticciotti (dolce tipi­co salentino, ndr) sino ad ago­sto, al rientro dal ritiro precam­pionato- ha proseguito Tabanelli-. Se il Lecce fosse un film vi dico 'Ogni maledetta domeni­ca' e Liverani sarebbe Coach Carter. Lui è l’al­lenatore che lotta per una squa­dra in difficoltà. Per tutti noi, è il vero leader".