"Vivo l'alto sapendo che il basso è dietro l'angolo".
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Lecce, Sticchi Damiani: “Caso Palermo? Ho la mia idea. Liverani è un predestinato. Pinamonti…”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Lecce: "Mi aspetto una A complicata sotto ogni punto di vista"
Parola di Saverio Sticchi Damiani. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente del Lecce, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': dal prossimo campionato di Serie A che vedrà protagonista anche la compagine salentina, al caso Palermo che ha tenuto banco lo scorso mese. Ma non solo; di seguito, le sue dichiarazioni.
"I risultati di questi anni hanno fatto rifiorire l'amore per i colori giallorossi. La gente è felice del viaggio che stiamo facendo, ci sostiene. Noi, di contro, siamo sempre stati onesti e trasparenti con loro. Non ci faremo prendere la mano, investiremo sulle strutture, sul settore giovanile, sullo stadio. Come procede la ristrutturazione del 'Via del Mare'? Sono partiti i lavori, un primo blocco da 4 milioni per migliorare l'impianto. Vogliamo poi vedere dal 5 luglio, alla scadenza del bando per la gestione dello stadio a cui non parteciperemo, cosa farà il sindaco Carlo Salvemini. Noi abbiamo un ambizioso progetto da proporre. Liverani? Fabio è un predestinato, sono curioso di vederlo confrontarsi in Serie A. Se dovessi spiegare a un neofita cos'è il Lecce? Direi che è una squadra europea con il cuore da provinciale", ha spiegato.
MERCATO -"Il d.s. Meluso sta lavorando per Burak Yilmaz del Besiktas ed Ertugrul Ersoy del Bursaspor. Su Dragowski vediamo, ma noi in porta abbiamo Vigorito, per me gioca lui. Intanto abbiamo chiuso per Vera, terzino sinistro colombiano del 1999. Davanti arriveranno due attaccanti, uno può essere appunto Burak. E vorremmo investire su 2-3 giovani di proprietà. Con Conte all'Inter se si può immaginare un canale aperto con i nerazzurri? Conte è il miglior allenatore del mondo e l'Inter ha fatto un grande investimento. I rapporti con la dirigenza sono splendidi. Pinamonti? Magari da luglio ne parleremo".
SERIE A - "In quanti anni avevamo programmato di salire dalla B alla A? In 5, quindi viaggiamo con 4 di anticipo. La prima promozione dalla C alla B è stata stressata e voluta. Quella dalla B alla A invece più leggera spiritualmente. E Liverani si è espresso meglio in B che in C. Mi aspetto una A complicata sotto ogni punto di vista. I ricavi sono quattro volte superiori alla B, ma anche i costi sono superiori. Ci siamo dati un primo budget e un secondo in base a una serie di variabili. La società è un gioiello dal punto di vista economico-finanziario, il piccolo debito è già stato ripianato con un aumento di capitale grazie al lavoro che svolgiamo io, René De Picciotto, Corrado Liguori, Alessandro Adamo e la famiglia Carofalo. Credo che De Picciotto, anche per i fortissimi investimenti che sta portando avanti sul territorio, potrà crescere come peso all'interno della società".
CASO PALERMO - "Un giudizio sulla B a 19 squadre e con l'appendice del caso Palermo? Sportivamente un bel campionato, per quanto riguarda invece la parte politica dico che quando si prendono decisioni nel caos e nell'emergenza, si sbaglia sempre. Ma non mi sento di condannare qualcuno. Eppure credo che i controlli a monte vadano aumentati", ha concluso Sticchi Damiani.
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