Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie b

Lecce, Rossettini squalificato per blasfemia: il difensore non ci sta e racconta la sua verità

LECCE, PUGLIA, ITALY - 2019/09/22: US Lecce supporters cheers during the Italian Serie A football match US Lecce vs SSC Napoli on September 22  2019 at the Via del Mare-Ettore Giardiniero Stadium.
SSc Napoli won 4-1. (Photo by Antonio Balasco/KONTROLAB/LightRocket via Getty Images)

Rossettini squalificato per blasfemia: “Non è vero, sono cristiano”

Mediagol40

Luca Rossettini non ci sta.

Il difensore del Lecce, squalificato per un turno per aver pronunciato un’espressione blasfema durante la partita contro il Cosenza, ha sentito il bisogno di negare di aver usato parole di questo tipo, evidenziando e sottolineando, in una nota pubblicata direttamente sul sito ufficiale del club giallorosso, come espressioni del genere non appartengano alla sua indole, alla sua educazione ed al suo modo di vivere e praticare la fede cristiana.

Di seguito, la nota in questione.

"Con riferimento alla squalifica per una giornata comminata a mio carico dal Giudice Sportivo con la Decisione pubblicata nel Comunicato Ufficiale n. 53 del 27 ottobre 2020 intendo precisare quanto segue. Il Provvedimento è stato assunto poiché “alzandosi dalla panchina, contestando l'espulsione del proprio allenatore” avrei “proferito un'espressione blasfema”. Se da un lato confermo che, al momento dell’espulsione di Mister Corini, ho espresso il mio dissenso per la decisione assunta nei confronti dell’Allenatore, dall’altro, nego fermamente di avere utilizzato alcuna espressione blasfema. Senza volere disconoscere il valore del referto redatto dall’Ufficiale di Gara e dando atto della difficoltà della ricostruzione dell’accaduto, non posso non evidenziare come non appartenga alla mia indole, alla mia educazione ed al mio modo di vivere e praticare la fede cristiana l’utilizzo di tali espressioni. I principi ed i valori in cui credo mi portano a non ricorrere mai, in nessuna circostanza, ad espressioni di tal genere. Sono convinto, nella consapevolezza della difficoltà del ruolo arbitrale, che si sia trattato di un semplice errore di percezione in una fase assai concitata della gara, ma ho il dovere di ribadire di non avere pronunciato l’espressione blasfema che erroneamente mi viene attribuita".

tutte le notizie di