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Lecce, Rossettini dopo il ricovero in ospedale: “Mio virus trasmesso da una zanzara tropicale. Ho avuto paura, i tamponi…”

Le parole del difensore del Lecce sul suo attuale stato di salute dopo il ricovero in ospedale

Mediagol93

Giorni complicati per Luca Rossettini.

Può tirare un lungo respiro di sollievo il difensore del Lecce Luca Rossettini. Il numero 13 salentino, infatti, dopo la trasferta di Torino aveva accusato brividi, forti mal di testa, accompagnati da febbre. Dimesso dall'ospedale di Padova ed effettuati i test che hanno scongiurato la positività del giocatore al Coronavirus, oggi, l'incubo di Rossettini, può dirsi finalmente finito. A raccontare quel brutto periodo, attraverso i canali ufficiali del club, è proprio lo stesso calciatore - ormai in fase di ripresa. 

“Sto meglio, sono in fase di ripresa. I sintomi che avevo sono in fase di scomparsa e quindi sono rientrato per iniziare un programma di recupero per mettermi a disposizione della squadra. Dopo la partita contro la Juve siamo rientrati a casa, sono andato a letto e dopo due ore ho accusato una forte febbre, brividi di febbre e un forte mal di testa. Preoccupato, visto il periodo che stiamo vivendo, ho avvisato subito il dottore perché pensavo fosse il Covid. È venuto a visitarmi, mi son stati fatti tamponi e analisi del sangue: tutto negativo. Ero abbastanza tranquillo, ma era importante dare sicurezza a staff e squadra. Questi sintomi sono continuati per quattro giorni nonostante ghiaccio e antidolorifici, dopo mi ha visitato il dottor Tundo di Galatina che ha deciso di ricoverarmi. Tanti controlli con esito negativo, poi ho deciso di farmi trasferire nel reparto di malattie infettive di Padova: lì son stato ricoverato di nuovo quattro giorni, ulteriori esami di approfondimento e questi risultati fino a ieri sono risultati negativi su tutto e questo ci faceva ben sperare. Nella giornata di ieri sono venuti fuori gli ultimi esami del sangue che hanno dato la possibilità che ci possa essere stata un’infezione virale portata da una zanzara di tipo tropicale. Finché non abbiamo conferma, non credo sia giusto dare il nome. E' stato meglio non avere familiari accanto visto il periodo. I dottori mi hanno comunque tranquillizzato subito, non era un virus trasmissibile”.

Rossettini si è poi soffermato sui tanti messaggi di vicinanza ricevuti dai tifosi salentini: “Se mi fanno piacere? Molto. Si riesce a dare il giusto valore alle cose. La lettera scritta da un ragazzo di 28 anni e recapitata a me dal presidente mi ha aiutato molto. Mi ha spiegato la sofferenza di questi momenti. Mi ricordava nella preghiera e questa è una cosa che mi ha commosso”.

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