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Lecce, il ds Meluso su Liverani: “A Genova si sono sbagliati. Doveri e Irrati pro Genoa? Rispondo così”

Le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del Lecce

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"È uno scontro diretto, ma non sarebbe decisivo qualsiasi risultato uscisse fuori".

Parola di Mauro Meluso. Diversi sono stati i temi trattati dal direttore sportivo del Lecce, intervistato ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb': dallo scontro diretto contro il Genoa, sfida in programma alle ore 19.30 allo Stadio "Luigi Ferraris", alla sconfitta maturata di recente contro la Fiorentina.

"La sconfitta contro la Fiorentina? Una delle poche partite giocate sottotono. Abbiamo avuto tanti infortuni, non voglio comunque trovare scuse alla prestazione negativa che può capitare. Si gioca ogni tre giorni, gli interpreti sono cambiati. Ci auguriamo che i ragazzi abbiano recuperato le energie fisiche e mentali. Cosa farò se il Lecce si salverà? Ho già in mente un’iniziativa che non divulgo. Ma sicuramente un ringraziamento andrà fatto. Eventualmente ne parleremo in seguito. Che è successo tra noi e l’Udinese per Barak? Ci sono stati allarmismi più mediatici che reali. Abbiamo avuto la firma del prolungamento il 30 giugno, il 28 l’Udinese ha giocato una partita. Ma quella friulana è una società seria con persone di grande livello professionale e morale. Ci sono rapporti eccellenti tra tutte le parti. Nessun cortocircuito", sono state le sue parole.

LA RIPARTENZA - "Com’è stata la ripresa post lockdown? È un campionato condizionato, giocare ogni tre giorni non è facile. E non ci sono partite semplici, dipende sempre da come arrivi. Abbiamo vinto contro squadre titolate che hanno organici nettamente superiori perché le condizioni psicofisiche erano ideali. E se siamo al centoventi percento possiamo dire la nostra. Abbiamo un gruppo straordinario, guardate Tachtisidis che quando è stato fuori per infortunio o scelta tecnica ha mostrato grande attenzione alle sorti della squadra. Lo spirito di gruppo ci consente di giocarci la salvezza sino alla fine. Se i cinque cambi aiutano? Sono contrario alle regole introdotte in corsa. I cinque cambi ci avrebbero aiutato con tutti gli effettivi a disposizione. La ripresa ha fortemente condizionato il nostro cammino, abbiamo una rosa già ridotta per ovvi motivi e in più abbiamo avuto degli infortuni".

ARBITRI - "Fermo restando che siamo di fronte ad una classe arbitrale di grandissimo livello, abbiamo subito due rigori in casa contro la Samp con un arbitro come Rocchi che è stato ineccepibile ma poi andava espulso Bonazzoli e il VAR non ha aiutato il direttore di gara. Contro di noi è stato applicato il regolamento, ma forse negli anni prima del VAR uno dei due rigori concesso da Rocchi non sarebbe stato dato. Ci vuole però uniformità di interpretazione. Se poi capita che per un fallo subito da Lucioni un giocatore della Fiorentina non viene sanzionato, allora non va bene. La posta in palio è alta, credo ci debba essere da parte di chi sta al VAR molta più attenzione. Utilizziamo bene lo strumento, mancano poche partite e si va verso una fase delicata. Doveri e Irrati benevoli con il Genoa? Non facciamo dietrologia. Crediamo nella buona fede di tutte le componenti. Siamo certi che oggi ci sarà massima attenzione dalla classe arbitrale. Se pensassi alla mala fede smetterei di fare questo mestiere. Gli errori ci sono stati, ma in buona fede. Detto questo, oggi ci aspettiamo grande attenzione e uniformità di giudizio".

LA GARA - "Punteremo sulla voglia di rivalsa di Saponara? Puntiamo su tutti. Non potevamo fare un mercato dispendioso e quindi abbiamo individuato calciatori anche con forti motivazioni. Ci dispiace per Deiola che dovrà operarsi, ha aspettato che i dolori diventassero insopportabili prima di sottoporsi all’intervento. La voglia di riscatto di Liverani? Non guarderà questo. Penserà alla sua squadra. Cercherà di superare il Genoa per noi ma non per rivalsa. Ma evidentemente a Genova si erano sbagliati. In ogni caso ce lo godiamo noi: in questi anni ha fatto qualcosa di straordinario", ha concluso Meluso.