Quattro anni e mezzo in cui ha collezionato 172 presenze e ben diciassette reti. Un bottino di assoluto rilievo per un esterno destro basso, abituato a spingere forte sulla corsia sfornando principalmente cross ed assist per gli avanti biancocelesti. Specialista nell'esecuzione delle palle inattive, destro educato e tagliente, rigorista lucido e implacabile. Massimo Oddo è stato certamente un leader tecnico e carismatico dal peso specifico significativo nella storia della Lazio, compagine di cui è stato capitano e con cui ha sollevato al cielo una Coppa Italia nella stagione 2003-2004. Di trofei, l'ex Milan e Bayern Monaco, ne ha conquistati parecchi, su tutti il titolo di campione del Mondo nella magica spedizione Azzurra a Germania 2006. Senza dimenticare Scudetto e Champions League, solo due dei numerosi e prestigiosi trionfi che hanno impreziosito la sua esaltante parabola rossonera. Tra i compagni di Massimo Oddo in maglia biancoceleste c'era anche quel Simone Inzaghi che ora guida una Lazio travolgente e coinvolgente, legittima contendente di Juventus ed Inter nella corsa alla conquista del titolo. La stagione dell'allenatore del club capitolino, unitamente a quella condotta sulla panchina del Lecce da un altro ex laziale, Fabio Liverani, è stata oggetto di analisi da parte dell'ex tecnico di Udinese e Perugia nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
serie a
Oddo-Mediagol: “Lazio frutto di competenza e programmazione. Inzaghi non mi sorprende, Liverani super a Lecce”
L'intervista esclusiva concessa da Massimo Oddo, ex Lazio, Milan e Bayern Monaco, già tecnico di Pescara e Udinese, alla redazione di Mediagol.it
"La stagione strepitosa della Lazio? Credo che la compagine di Simone Inzaghi stia andando oltre le proprie aspettative, è una grande squadra. All'inizio dell'anno tutti sostenevano che la Juventus avrebbe avuto qualcosa in più rispetto alle dirette inseguitrici e potenziali concorrenti, ma i biancocelesti hanno dimostrato inequivocabilmente il proprio valore. Una squadra che sta crescendo anno dopo anno, senza fare enormi investimenti, parliamo di una società che ha programmato molto nel corso del tempo con oculatezza e competenza e adesso sta meritatamente raccogliendo i frutti di chi ha lavorato brillantemente sotto ogni aspetto. Liverani e Inzaghi? Mi aspettavo assolutamente che sarebbero diventati ottimi allenatori, li conosco molto bene e fin da subito si era capito che avrebbero avuto le caratteristiche giuste per fare i tecnici. Non sapevo e non potevo certo immaginare a che livello, ma stanno dimostrando grandi cose, entrambi meritano di vivere un momento del genere perché sono dei ragazzi straordinari. Fabio sta facendo qualcosa di pazzesco con il Lecce considerando che, concettualmente, chi sale dalla B è quasi condannato a retrocedere, poiché la società non dispone il più delle volte dei mezzi economici per lottare alla pari con i club consolidati in massima serie. I salentini, invece, stanno lottando alla grande, giocando un bel calcio e gli auguro di potersi salvare, o quantomeno di poter competere fino alla fine per mantenere la categoria: credo che questo possa essere già una vittoria per la formazione giallorossa".
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