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LE DICHIARAZIONI

Lazio, Kozak: “Ho sempre giocato duro. Sui contrasti con Bonera e Legrottaglie…”

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Le dichiarazioni dell'ex attaccante della Lazio, Libor Kozak

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Libor Kozak, ex attaccante della Lazio, classe 1989, oggi in forza al Slovácko , è intervenuto ai microfoni del portale ceco Bez Fràzì, esprimendosi sul vecchio precedente tra Lazio e Milan datato 11 febbraio 2011. La vicenda che ha visto protagonisti due difensore allora del Milan, Bonera e Legrottaglie, vittime di duri contrasti di gioco con il centravanti ceco. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex calciatore di Brescia, Bari e Livorno tra le altre:

"Ho sempre giocato duro e senza troppo rispetto. Nella mia prima stagione completa alla Lazio, mi sono messo nei guai: contro il Milan, ho mandato due giocatori all'ospedale. Prima, Bonera, che ho preso a gomitate e ha aperto la testa. Al suo posto è entrato Legrottaglie, un veterano che in un tackle è andato a testa bassa sul pallone, mentre io sono entrato con il piede. Gli ho inciso il sopracciglio sopra l'occhio. C'era sangue dappertutto. Tutta la loro squadra si è avventata su di me, sui miei compagni di squadra che cercavano di difendermi, e ne è nata una bella colluttazione. "Ero finita per me stesso, perché non avevo fatto nulla per fare del male a nessuno. E poi un Ibra arrabbiato mi è venuto addosso - ha ricordato Kozak su quel Milan-Lazio 2011 - . Tutti sanno che Zlatan ha la reputazione di cambiare a volte. Io sono alto, ma lui sembrava essere alto circa tre metri in quel momento. Mi ha guardato e mi ha detto: "Giovanotto, calmati". Dopo la partita ci siamo cambiati le maglie e mi ha anche fatto i complimenti per come avevo giocato bene".

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