Big match in programma domani sera.
serie a
Lazio-Inter, Inzaghi: “Match non decisivo, dovremo essere lucidi. Conte? Ho stima di lui”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico biancoceleste Simone Inzaghi alla vigilia di Lazio-Inter
All’Olimpico, in occasione della ventiquattresima giornata del campionato di Serie A, si sfideranno due dirette contendenti allo scudetto: Lazio e Inter, che hanno rispettivamente 53 e 54 punti.
Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara, ha parlato dello straordinario momento che la sua squadra, in piena corsa per il titolo, sta vivendo: “Fa tanto effetto. La classifica dice questo, sappiamo che affronteremo un avversario forte e determinato. Ci stiamo preparando al meglio, l'allenamento di oggi mi farà decidere sugli ultimi dubbi. Sarà una partita molto importante ma non decisiva, mancheranno altre 14 gare. Certo vincere ti darebbe una spinta in più. Sappiamo da dove siamo partiti e da dove arriviamo. Abbiamo meritato questa posizione, abbiamo fatto ottime partite. Da tempo giochiamo un ottimo calcio e non abbiamo la pressione di questa posizione. La Juventus è avanti a tutti, è stata la prima anche a fare lo stadio di proprietà. Sta meritando tutto ma Inter e Lazio faranno il massimo per evitare il 9° scudetto di fila. Juve, Inter, Roma e Milan dovrebbero essere davanti a tutti per il loro fatturato. Ma il calcio è diverso, la carta vale poco e i pronostici vengono ribaltati. Vogliamo rimanere in alto più tempo possibile. Noi possiamo contare sul grande lavoro del ds e del presidente e sui tifosi che ci stanno trascinando. Questo deve essere un punto di partenza, non di arrivo”.
A proposito, invece, degli uomini di Antonio Conte: “Sarà una partita da giocare con lucidità, ci saranno momenti in cui bisognerà fare le scelte giuste. Affrontiamo una squadra organizzata, con un ottimo allenatore e con dei campionissimi in campo. Dovremo sapere bene cosa fare in tutte le fasi di gioco. Dovremo essere molto intensi nella fase di non possesso. Il loro obiettivo è far arrivare la palla alle due punte, noi dovremo essere bravi nelle pressioni per evitare questi passaggi. Conte? Ci conosciamo, c'è grande stima reciproca. È stato bravissimo a vincere subito in Italia dopo aver fatto esperienza. Ha vinto anche in Inghilterra e il suo calcio è conosciuto. È bravo a dare grandi motivazioni, che possono fare la differenza in gare come questa”.
Infine, sugli errori arbitrali e sull’utilizzo del VAR: “Abbiamo meritato quanto ottenuto tutto sul campo. Noi non abbiamo più parlato di arbitri. A novembre siamo usciti dall'Europa League per un rigore non dato contro il Celtic sacrosanto, un fallo netto di mano su un tiro di Immobile. Anche a Napoli, in Coppa Italia, ci sarebbe da recriminare per ore ma non sarebbe giusto. Due anni e mezzo fa sappiamo come abbiamo perso la Champions, per demeriti nostri e fattori non dipendenti da noi. Ma ora non bisogna guardarsi indietro ma pensare soltanto all'Inter. VAR? Lascerei tutto così com'è. Si è faticato, non lo nego, perché eravamo abituati un altro tipo di calcio. Ora abbiamo accettato il var, che in casi oggettivi è fondamentale, ed è giusto che non cambi adesso”.
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