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Lazio, Immobile: “Vieri idolo. Quarantena tra allenamento e FIFA. Europeo? Ecco cosa ci ha detto Mancini”

Lazio, Immobile: “Vieri idolo. Quarantena tra allenamento e FIFA. Europeo? Ecco cosa ci ha detto Mancini”

L'attaccante della Lazio ha raccontato come sta vivendo la sua quarantena e ha commentato la decisione di rinviare l'Europeo

Mediagol52

La quarantena di Ciro Immobile.

Sono passati otto giorni da quando il Governo italiano ha emanato il nuovo decreto con cui ha invitato tutti i cittadini a rimanere nelle proprie abitazioni per limitare la diffusione del Coronavirus e cercare di mettere la parola fine al contagio. Anche la Serie A si è dunque definitivamente fermata a tempo indeterminato, e i giocatori sono rimasti a casa allenandosi per farsi trovare pronti in vista della ripresa del campionato.

Durante la diretta Instagram del noto giornalista sportivo Pierluigi Pardo, Ciro Immobile, attaccante della Lazio e attualmente capocannoniere della Serie A, ha raccontato come sta vivendo i giorni di quarantena: "Vieri è sempre stato il mio idolo, la parola bomber è nata con Bobo. Che si fa in questi giorni? Molto FIFA, molto COD, un po' di playstation in generale. Il tempo è tanto. Gli allenamenti? Ho un piccolo spazio davanti casa, qualcosina riesco a fare, qualche peso. Faccio anche qualche squat con le bimbe sulle spalle (ride, ndr). Il gol più bello di quest'annata calcistica? A me piace tanto quello di Milano contro il Milan. Oltre al fatto che è stato il centesimo con la Lazio, mi è piaciuto il movimento, il colpo di testa, che non è il mio forte. Anche quello in casa contro la SPAL a pallonetto è stato molto bello. Secondo me l'attaccante riesce a migliorare con il passare del tempo, con gli anni ti completi. Il fatto che la squadra giochi un calcio offensivo mi è servito tanto. Quando fai sempre gol, ti senti in fiducia, sei on fire e non ti vuoi mai fermare. Alimentazione? Mangio poco, insalata per lo più, poco carboidrato. Europei? Il mister ha detto che vinceremo l'Europeo a prescindere da quando si giocherà, il mister lo ha sempre pensato, crede molto in noi. In questo momento però si pensa poco al calcio. Come Bobo, vorrei mandare anche io un abbraccio ai medici e agli infermieri che in questo momento stanno lavorando per noi, per l'Italia. Non è una frase scontata".