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Lazio, Eriksson consacra Inzaghi: “Gioca meglio di Juventus e Inter, può vincere lo scudetto”

Lo storico ex allenatore della Lazio, che ha vinto lo scudetto durante la stagione 99/00, ha consacrato il suo erede Simone Inzaghi

Mediagol52

La consacrazione definitiva.

Sven Goran Eriksson è un nome sacro per i tifosi della Lazio: il tecnico svedese è stato infatti l'ultimo a riuscire nell'impresa di guidare i biancocelesti verso la vittoria dello scudetto durante la stagione 1999/2000. Un'impresa che anche Simone Inzaghi sembra essere in grado di poter emulare, dal momento che la sua squadra, fino al momento dello stop a causa dell'emergenza Coronavirus, era stata l'unica a mettere seriamente in difficoltà la Juventus e l'unica ad essere candidata per la vittoria finale del titolo.

Durante una diretta Facebook con la giornalista Francesca Turco, Eriksson ha consacrato così il lavoro svolto dal suo legittimo erede, Simone Inzaghi: "La Lazio ha un grande futuro, gioca il miglior calcio d’Italia. Spero che potrà finire il campionato come si deve. Se si ripartisse, ha grandi possibilità di vincere lo scudetto. Gioca meglio di Juve e Inter. Il mio passato? Devo ringraziare per sempre i tifosi biancocelesti per come mi hanno trattato. Mi dispiace per come è finita, ma il nostro viaggio è stato grande. Non mi aspettavo che Inzaghi diventasse così bravo. Stesso discorso per Sergio Conceicao. Per quanto riguarda gli altri giocatori della mia Lazio, invece, mi aspettavo un futuro così. Avevo giocatori come Mancini, Veron, Mihajlovic che non accettavano di voler perdere. L’unico rimpianto è la sconfitta di Valencia in Champions League nella stagione dopo lo Scudetto".

"Dopo due anni alla Roma mi arrivò un’offerta della Juve: rifiutai. La mia Lazio è stata una delle più forti squadre al mondo. Non ho mai più allenato una formazione così. Unico errore fatto in carriera? Lasciare l’Europa. Andare in Messico ad allenare è stato uno sbaglio. Se vuoi restare nel grande calcio devi rimanere in Europa. In Cina invece, credo che diventeranno grandi, investono tantissimo. Sono il futuro", ha concluso l'allenatore di origini svedesi.