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Lazio, Diaconale tuona: “Contro di noi ammonizioni chirurgiche. Quel rigore contro il Lecce…”

Le parole del responsabile della comunicazione della Lazio: "I giocatori non possano tagliarsi le braccia, poi se c'è la volontarietà è un altro discorso"

Mediagol93

Arturo Diaconale torna all'attacco.

Settimane complicate per i biancocelesti, reduci da due ko consecutivi che hanno nettamente complicato la corsa al titolo dei capitolini: attualmente secondi in classifica a 7 lunghezze di svantaggio dai bianconeri. Gli uomini di Simone Inzaghi stanno lottando contro l'emergenza infortuni. Una situazione complicata ma che, per Arturo Diaconale, non costituirebbe il motivo principale del periodo opaco vissuto dalla lazio.

"Contro il Torino ci sono state ammonizioni chirurgiche. Nessun complotto - spiega - ma la ripresa del campionato è stata faticosa anche per gli arbitri. Il rigore non c'era, che sia poi stato sbagliato è un altro paio di maniche. Bisogna rivedere le regole, se il tocco di mani è sempre rigore, che venga stabilito. È chiaro che i giocatori non possano tagliarsi le braccia, poi se c'è la volontarietà è un altro discorso, ma il rigore di ieri mi sembra eccessivo. Se si fissano regole di questo genere, ci saranno problemi di attaccanti che puntano ad avere rigori gettando il pallone addosso ai difensori".

"Sono fattori che incidono - ha continuato Diaconale - ma escludendo la volontarietà, intenzionalità, i complotti, è certo che la ripresa del campionato è stata per noi faticosa. Ieri si è visto a Lecce, dove la Lazio ha fatto una partita che avrebbe potuto tranquillamente gestire e riprendere, ma non sono riusciti a farlo. Sono limiti che dipendono da fattori fisici, anche per gli stessi arbitri, vediamo cosa accadrà".