Sconfitta scottante per il Cagliari.
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Cagliari-Lazio, Giulini: “Credo nella buona fede degli arbitri. Ritorneremo presto a sorridere”
Il presidente del Cagliari ha commentato la sconfitta subita contro la Lazio in occasione dell'ultima giornata della 16a giornata di campionato
Sul campo della Sardegna Arena è andata in scena la sfida tra il Cagliari e la Lazio, che si sono affrontati in occasione dell'ultima gara della sedicesima giornata di Serie A: i padroni di casa erano passati in vantaggio grazie al gol di Simeone, ma in pieno recupero i biancocelesti hanno ribaltato il risultato con le reti di Luis Alberto e Caicedo.
Al termine del match il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è intervenuto in conferenza stampa rilasciando le seguenti dichiarazioni: "Abisso e Maresca mi hanno spiegato come da regolamento ci siano stati 5 interventi dei medici e 4 sostituzioni. Non vedo perché non debba credere alla buona fede degli arbitri. Mi chiedo piuttosto se sia giusto il regolamento, a questo punto, o se debba intervenire il buonsenso. Abbiamo giocato senza 7 giocatori titolari, in tutti i ruoli. Le altre volte i cambi ci hanno aiutato, oggi un po' meno. Potevamo andare tranquillamente 2-0 al riposo, penso che sarebbe cambiato molto se questo fosse successo. Abbiamo giocato un buon secondo tempo, con tante occasioni da ambo le parti. Purtroppo siamo andati in debito d'ossigeno negli ultimi 10'. Ciò non toglie nulla al campionato che stiamo facendo, Maran ha preparato al meglio una partita difficile contro una grande squadra. È stata l'ennesima giornata meravigliosa di sport, dispiace il risultato: non meritavamo la sconfitta dopo i 98 minuti e 30 di oggi. Il mantra di quest'anno però è quello di pensare già al prossimo allenamento e alla prossima gara. Ma il calore del pubblico è stato pazzesco, il rammarico è principalmente per loro e per questa squadra che sta facendo cose incredibili. Voglio sottolineare la stagione di Cigarini e Cacciatore: questo è lo spirito e l'esempio che voglio, da parte di tutti. Dobbiamo davvero uscire da Udine con i tre punti, perché bisogna che tutti si tolgano questo sguardo incazzato come quello che ho io. Perché non ci meritiamo questa sensazione, ma dobbiamo tornare a sorridere".
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