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Napoli-Juventus, Sarri senza filtri: “Di loro ora non m’importa. Mi girano i cogl*ioni quando…”

Le dichiarazioni di Maurizio Sarri in conferenza stampa

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Poco più di ventiquattro ore e sarà Napoli-Juventus.

Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico Maurizio Sarri, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia, in programma domani sera allo Stadio "Olimpico" di Roma (fischio d'inizio alle ore 21): dal momento della sua squadra, reduce dalla prima partita giocata contro il Milan dopo lo stop a causa dell'emergenza Coronavirus, alla possibilità di schierare Paulo Dybala nel ruolo di falso nueve.

"In cinque giorni la condizione fisica non cambia, in un momento particolare le partite sono tutte particolari e difficilissime. Ho visto un Napoli che ha provato a prendere gli avversari prima e poi aspettarli, sono una squadra difficile da affrontare. In certe partite sa esprimersi su alti livelli, ha battuto noi, l'Inter e pareggiato col Barcellona", ha dichiarato l'allenatore della Juventus, che non ha ancora deciso di schierare in attacco. "Non che con l'altra posizione diamo molti riferimenti, i ragazzi son liberi in avanti. Sì, stiamo provando anche con la soluzione di Dybala falso nueve. Cristiano Ronaldo contro il Milan ha fatto come il resto della squadra, bene e poi si è affievolito così come tutti. Gli manca un po' l'aspetto qualitativo, ma in questo periodo è normale", ha proseguito.

TROFEI - "Mi girano leggermente i cogl**ni quando si dice che in Italia non abbia vinto niente, perché si parla solo di altissimi livelli. Io ho fatto otto promozioni sul campo da una categoria all'altra senza saltarne neanche una. E' poco visto dai giornalisti abituati a parlare di Champions, ma è difficilissimo nelle categorie inferiori. E' chiaro che in tutti noi c'è la voglia di vincere trofei importanti per tifosi. Non ho retro-pensieri sugli avversari. La sfida contro il Napoli? Non mi importa nulla. È la finale che volevo solo perché siamo in finale, non penso a chi abbiamo davanti. Ora sono concentrato solo su di noi. E' il momento di tirare fuori tutto quello che abbiamo".

MILAN -"Siamo partiti imponendo la nostra superiorità, anche in parità numerica. Poi la partita è stata condizionata da tanti fattori, la condizione sicuramente, ma anche un risultato favorevole per la qualificazione e la consapevolezza che gli avversari in 10 non potevano metterci troppo in difficoltà. Sapevamo che potevamo qualificarci senza richiedere a noi stessi uno sforzo eccessivo. Non possiamo cambiare in profondità dal punto di vista tattico, anche a causa dei pochi allenamenti collettivi e del fatto che avremo tantissime partite ravvicinate. Dal punto di vista mentale è stato difficile per tutti. Ci siamo ritrovati di fronte a qualcosa di mostruoso e di inatteso. Io ho trovato dei ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disponibili. E forse anch'io ho fatto un percorso positivo. Mi sento più paziente e meno intransigente".

DA GATTUSO A MERTENS -"Mertens miglior marcatore della storia del Napoli? È un grande giocatore, non avevo dubbi che sarebbe arrivato a questo obiettivo. È stato capace di trasformarsi in un giocatore diverso da quello che era grazie alle sue innate doti tecniche. Gattuso è una persona che mi piace molto. È molto schietto, diretto, visto come sono io non posso che apprezzarlo. Non sono sorpreso di quello che sta facendo perché secondo me aveva già fatto benissimo al Milan. La gara di campionato contro il Napoli? È stata una brutta partita. Abbiamo perso e abbiamo commesso diversi errori che non potevamo permetterci. Abbiamo concesso troppi contropiedi facili, ci siamo allargati e allungati tropppo. Non si possono concedere situazioni del genere a squadre come il Napoli. Questi errori non possono essere commessi nuovamente", ha concluso.