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Juventus-Milan, De Ligt: “Con Bonucci e Chiellini ho avuto un problema, vi spiego. Rivalità con De Vrij? Vi dico la mia”

Il difensore della Juventus, Matthijs De Ligt, ha parlato dell'esperienza vissuta fino ad ora a Torino e degli alti e bassi riscontrati durante l'arco della stagione

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Parola a Matthijs De Ligt.

Tanti i temi trattati dal giovane difensore bianconero, intervenuto ai microfoni di 'Ziggo Sport ' alla vigilia della sfida di Coppa ItaliaJuventus-Milan: dal suo primo approccio con la Vecchia Signora, alle difficoltà iniziali nell'inserimento con il gruppo, fino ad arrivare al no al Barcellona.

I COMPAGNI DI REPARTO - "Bonucci e Chiellini sono giocatori che hanno vinto tutto per nove anni e sanno cosa fare in campo. Pertanto è impossibile dire di avere il posto fisso. Questo è quello che mi hanno detto: sei un grande giocatore, ma soprattutto sei qui per imparare da quei due ragazzi. Abbiamo bisogno di te in questa stagione, perché è importante avere una rosa ampia. A un certo punto mi sono seduto in panchina per un po', e ne ho anche parlato con l'allenatore. Ho avuto quell'infortunio alla spalla, che mi ha anche infastidito l'inguine e mi condizionava anche in allenamento. A quel punto il mister mi ha detto: "Ora stai tranquillo, avremo bisogno di te più avanti nella stagione. Abbiamo bisogno di te nella tua migliore condizione, quindi resta calmo. Gli olandesi però non sono così: se non stanno giocando si chiedono 'cosa succede adesso?' A volte è difficile".

IL DUALISMO CON DE VRIJ - "Sono sempre stato in buoni rapporti con lui. Quando a diciassette anni sono stato aggregato alla Nazionale maggiore è stato lui a sedersi accanto a me sull'autobus e a parlarmi. Ho un ottimo rapporto con lui. Milano e Torino sono molto vicine, ora ci vediamo regolarmente e il rapporto è diventato più forte. Rivalità? Non è un vero argomento. Siamo ottimi amici e ci piace stare insieme in Nazionale. Stefan è un grande giocatore e in Serie A è uno dei migliori difensori. Van Dijk ora è il miglior difensore del mondo, poi io e Stefan ci giochiamo l'altro posto. Ma noi non la vediamo così". 

DIFFICOLTA' CON L'ITALIANO - "L'italiano l'ho imparato con la mia ragazza. Per via dei tanti impegni le lezioni di italiano ora sono un po' meno, ma adesso sto bene e in campo non ho problemi. La prima settimana che sono arrivato, siamo andati in Cina, Corea del Sud e Singapore. Tutti parlavano italiano, ti siedi a tavola, ti guardi intorno e pensi: sarà una lunga settimana... Io e Ramsey all'inizio non parlavamo italiano. Entrambi parlavamo inglese, quindi passavamo molto tempo insieme. Chiellini, che parla anche inglese, mi ha aiutato molto". 

IL NO AL BARCELLONA - "L'estate scorsa, sono stato richiesto da Juventus, PSG e Barcellona. Ho studiato tutte le opzioni e alla fine sono arrivato alla conclusione che sarei stato in grado di crescere in modo rapido alla Juventus. Hanno uno stile particolare, che sapevo mi avrebbe reso un giocatore più completo".