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Juventus, Matuidi e il razzismo: “A Cagliari avrei voluto lasciare il campo, il calcio non è questo”

Juventus, Matuidi e il razzismo: “A Cagliari avrei voluto lasciare il campo, il calcio non è questo”

Il centrocampista bianconero ricorda con amarezza la trasferta in casa dei sardi quando subì cori razzisti da una parte della curva rossoblu

Mediagol77

Il razzismo è e sarà sempre indice di immaturità e ignoranza.

Nella nostra Serie A negli ultimi anni gli episodi sono stati davvero tanti e troppi, nella scorsa stagione da ricordare la nota vicenda legata a Blaise Matuidi quando in quel di Cagliari fu sbeffeggiato pesantemente.

Lo stesso centrocampista francese della Juventus, intervistato da France Football, ha ricordato con amarezza quel momento in cui ha anche pensato di abbandonare il campo.

"Quest'anno nella trasferta di Cagliari mi è passato per la testa di lasciare il campo, ma non l'ho fatto per non mettere in difficoltà i miei compagni. Avevamo una partita da giocare. Dopo qualche mese posso dire di aver avuto ragione, abbandonare il campo non è la soluzione. Questo è ovviamente il mio punto di vista, non tutti la pensiamo allo stesso modo, ma smettere di giocare significherebbe che hanno vinto loro. In questa lotta, invece, le brave persone siamo noi, dobbiamo essere noi a vincere. Il razzismo non c'entra niente con il calcio, non dovrebbe esserci, ma si vede in tutto il mondo. Il calcio non è questo, è disgustoso. Quando assisti a una partita puoi provare emozioni diverse a seconda di come va, ma siamo tutti uguali. L'amore è più forte dell'odio e dopo il Mondiale la gente ha amato la Francia unita".