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Juventus-Inter, Tacchinardi: “Pirlo cresciuto, Lukaku ed Hakimi perfetti per Conte. ‘Derby d’Italia’? Come una finale”

Juventus-Inter, Tacchinardi: “Pirlo cresciuto, Lukaku ed Hakimi perfetti per Conte. ‘Derby d’Italia’? Come una finale”

Le parole dell'ex giocatore bianconero

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Queste le parole di Alessio Tacchinardi, ex centrocampista bianconero espressosi a poche ore dalla semifinale di ritorno di CoppaItalia tra Juventus Inter, in programma alle ore 20.45 all' Allianz Stadium' di Torino. Si seguito le dichiarazioni dell'ex calciatore, rilasciate nel corso di un'intervista esclusiva ai microfoni di Radio Nerazzurra.

LA JUVENTUS DI PIRLO - "Penso sia cresciuto molto lui, anche perché c'è da valutare che non c'è stato il pre-campionato per le ragioni che sappiamo. Alla Juve non c'è rifondazione, devi vincere. Ci sono stati errori che ci possono stare, ma ora una crescita inizia a esserci, basti pensare alla tremenda scoppola subita in campionato dall'Inter. Ora vedo un'idea più precisa, un grande spirito e ha capito dagli errori. E poi Pirlo ha avuto anche la fortuna di ritrovare Chiellini".

LE DIFFICOLTA' DI ARTHUR - "Le ha avute soprattutto all'inizio. Io, che ho fatto il suo percorso inverso andando in Spagna dall'Italia, posso assicurarvi che è uno choc. Guardate anche Vidal che difficoltà ha avuto a tornare in forma dopo gli anni al Barça. Detto questo, anche Pirlo gli dava poca fiducia. Ora invece sta facendo bene, mi piacerebbe vederlo lanciare sopra la difesa avversaria".

LUKAKU HAKIMI, CONTE SORRIDE "Come ho detto a inizio anno, per me l'Inter è la candidata numero uno per lo scudetto. I nerazzurri mi sembrano più tosti rispetto al Milan. Hakimi e Lukaku sono due big, chiunque li vorrebbe, e Conte li ha migliorati tanto. Loro possono spaccare le partite, sono perfetti per Antonio. La fortuna della Juve è avere il risultato dalla sua dell'andata, ma conoscendo lo staff tecnico nerazzurro sono sicuro che se la giocheranno alla morte. Oggi è come una finale".

BALLOTTAGGIO ERIKSEN-GAGLIARDINI - "Eriksen può fare bene, ma io partirei con Gagliardini e dopo inserirei il danese. L'ex Tottenham cuce bene il gioco, ma non ha grandissimo passo. In questo momento, anche se ci mette tutto quello che ha, è ancora un passo indietro. Ancora non lo vedo solido per queste partite. L'esempio è Barella: ha qualità, ma poi “rulla” anche per 90 minuti. Quindi personalmente andrei su Gagliardini".

QUELLA POSSIBILITA' DI ANDARE ALL'INTER "Vero, ci fu la possibilità per me tantissimi anni fa. D'altro canto, avevo mio fratello che giocava nell'Inter e io tra i 10 e i 14 anni ero sempre a seguire l'Inter, sia ad Appiano che allo stadio. Poi non si incastrarono le cose. E aggiungo: non esiste partita più bella del Derby d'Italia, io la paragono al Clasico tra Barça e Real".