Superlega? Si rischia che campionati come la Serie A perdano appeal.
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Juventus, Aronica: “Dybala? A Palermo ho visto un talento puro, gli è mancata una cosa. Tutto su Pirlo e la Superlega”
Ecco le dichiarazioni del centrale con un passato in rosanero
Queste le parole di Salvatore Aronica, ex centrale difensivo di Palermo e Napoli intervenuto in merito a diversi temi legati alla stretta attualità calcistica italiana. Dal caos generato dalla Superlega, fino al momento stagionale della Juventus di Dybala e al futuro di Andrea Pirlo. Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Juventusnews24, il classe '78 ha esordito proprio con la sua idea rispetto alla Superlega, neo format europeo portato avanti - al momento con poco successo - da Andrea Agnelli e FlorentinoPerez, rispettivamente presidenti di Juventus e Real Madrid.
Di seguito le sue dichiarazioni:"Se il progetto fosse andato avanti, non avrebbe portato benefici al calcio. Il calcio è essenza, competizione, emozione. Organizzando questa Lega molto “personale”, per obiettivi dei soli club, si toglieva qualcosa di importante al calcio stesso. Sono molto felice che il progetto si sia stoppato e spero non ci siano ripartenze. Penso che questa Superlega fosse stata creata ad hoc per favorire i grandi club, estromettendo i medi e piccoli. Non penso neppure ci fossero presupposti per contributi alle piccole. Forse con un po’ di buon senso avrebbero cercato di aiutare le piccole società ma la vedo anche questa una situazione che andava approfondita".
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Aronica ha poi proseguito la sua intervista parlando dell'assenza di Paulo Dybala all'interno delle gerarchie bianconere degli ultimi mesi. Rimasto fuori a causa del Covid 19 e di diversi problemi fisici, l'argentino non è riuscito ad incidere sul campo come nelle scorse annate passate in quel di Torino. Ecco le parole di Aronica in merito: "Ho giocato con lui a Palermo e già si intravedevano grandi doti caratteriali e tecniche. Ha dimostrato ampiamente di poter stare alla Juve, poi quest’anno la condizione fisica, gli infortuni e il Covid hanno caratterizzato la stagione in negativo. Credo che come valori e qualità, sia un giocatore indiscutibile. Purtroppo è mancato e quando uno come lui non sta bene, il rendimento scende. Mi auguro che nel finale possa dare una mano alla Juve a raggiungere gli obiettivi.
La sua assenza ha pesato tanto. Avrebbe dato modo di far rifiatare Morata e Ronaldo. È un leader, ha dimostrato il suo valore. Il fatto di doverne fare a meno è stata una perdita importante per la Juventus. A Palermo era un giocatore giovane, per certi versi acerbi ed inesperto. Arrivava da un campionato diverso ma si vedevano in allenamento qualità e caratteristiche importanti. E infatti poi si è contraddistinto con la Juve e con i rosanero».
Chiosa finale del difensore con un passato al Napoli legata alla stagione deludente della Juventus e al futuro di Andrea Pirlo: "Credo che la Juve non abbia mantenuto fede a quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione. Le valutazioni si faranno alla fine del campionato ma in linea di massima la Juve è fuori dallo scudetto. Ora resta solo la Coppa Italia e il posizionamento Champions. A prescindere dall’allenatore, giovane e senza esperienza con il quale era messo in preventivo che la Juve potesse perdere a livello caratteriale, il rendimento di qualche giocatore, gli infortuni e la pandemia hanno fatto sì che la stagione fosse questa.
Pirlo? Credo che la società aspetterà di finire la stagione e capire come andrà. Se non si dovesse raggiungere la qualificazione in Champions penso che Pirlo sarà lontano anni luce dalla panchina. Bisognerà aspettare per la Coppa Italia e per la Champions. Penso che Agnelli farà le dovute valutazioni mettendo anche in risalto quelli che sono gli obiettivi raggiunti».
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